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Addio al padre delle fake news Paul Horner: bufala o sarà vero?

Da Redazione

Settembre 28, 2017

Addio al padre delle fake news Paul Horner: bufala o sarà vero?
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La morte misteriosa di Paul Horner, il più famoso autore di fake news, scuote il web: il 38enne diffuse vere e proprie bufale, come la falsa notizia dell’omosessualità di Obama e la fake news dell’aiutino a Trump durante le elezioni presidenziali USA

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Morto Paul Horner, Mr. Fake News: faceva circolare notizie false e bufale nel web

Era diventato famoso grazie alle notizie false che diffondeva su Internet, le quali diventavano virali su Facebook, come quella dell’omosessualità dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama (oltre ad essere un musulmano radicale) e il presunti aiuti dati all’attuale presidente degli Stati Uniti D’America, Donald Trump. Paul Horner, il re delle fake news, è morto nei sobborghi di Phoenix, in Arizona. Aveva 38 anni. Secondo Mark Casey, portavoce dell’Ufficio dello Sceriffo della Contea di Maricopa, la morte del re delle bufale risalirebbe allo scorso 18 settembre 2017 in circostanze ancora da chiarire.

Come è morto il re delle fake news Paul Horner

Dall’autopsia non sono emersi segni che facciano pensare ad un delitto, ma le cause del decesso sono ancora ignote. Si aspettano i risultati degli esami tossicologici per escludere qualunque pista legata all’attività di Paul Horner sul web. Anche perché il fratello di Horner afferma che sia morto pacificamente nel sonno, mentre all’ufficio dello sceriffo risulta che nella casa del 38enne potrebbe essere morto per overdose accidentale, visto che sono state trovate tracce di abuso di farmaci.

Come è diventato famoso Paul Horner, le sue notizie false

Paul Horner ha raggiunto la notorietà per le notizie false a cui tanti hanno creduto, compresi media e politici. Bufale veicolate anche sui social e che sono diventate virali. Tanto da fargli guadagnare il soprannome di Mr. Fake News. Tra le più conosciute quella secondo cui l’ex presidente Barack Obama sia gay e musulmano radicale, oppure quella sui manifestanti pagati per protestare contro Donald Trump, ripresa su Twitter persino da Corey Lewandowski, ex capo della campagna elettorale del tycoon. La notorietà del giovane webmaster di 38 anni deceduto a Phoenix è  cresciuta proprio durante le presidenziali USA del 2016 ed era fermamente convinto che Trump deve a lui la sua elezione.

Paul Horner, perché postava bufale sul web

Il fratello di Horner ha voluto raccontare qualcosa di più della vita di Paul a un giornale locale.  Entrambi sono cresciuti in Minnesota e si sono trasferiti in Arizona da adolescenti. Sin da quando era molto giovane il re delle fake news si era interessato alla politica e disegnava cartoni animati e animazioni riguardanti questa  tematica. Nonostante fosse convinto di aver aiutato il Presidente Trump a vincere contro Barack Obama, non era affatto un sostenitore dei tycoon. JJ Horner sostiene che il fratello postava bufale per far aprire gli occhi a coloro che condividono notizie senza verificare prima se fossero vere o meno. Ma un domanda sorge spontanea: la morte del re delle bufale sarà una news vera  falsa?

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