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Aids: bambina sudafricana guarita dal virus HIV?

Da Redazione

Luglio 24, 2017

Aids: bambina sudafricana guarita dal virus HIV?
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Il virus HIV si può tenere sotto controllo: al congresso di Parigi presentato il caso di una bambina sudafricana

Cerchiamo di fare chiarezza e di capire cosa sta succedendo in queste ore. Molti siti stanno usando dei titoli fuorvianti sul caso della bambina sudafricana guarita dall’Aids. Il virus HIV non può essere sconfitto ma mandato in remissione, questo significa che il soggetto non è contagioso perché il virus non si replica, ma resta infetto. Dunque il virus HIV è tenuto sotto controllo perché non è come quello dell’epatite C, il virus HCV si può eradicare e sconfiggere perché non modifica il nostro sistema immunitario e non crea dei piccoli depositi su cui non possono intervenire i farmaci. Tuttavia si tratta di un segnale di speranza molto importante perché quello della bambina sudafricana è il terzo caso al mondo di Aids controllato senza farmaci.

La piccola era stata contagiata dalla madre al momento della nascita, dopo 9 settimane è stata sottoposta a terapia retrovirale sino a quando è avvenuta la soppressione (10 mesi). Sono passati otto anni e mezzo e il virus HIV è tenuto sotto controllo e non si replica. Prima di lei c’era stato il caso di Mississippi Baby che, a sole 30 ore dalla nascita, era stata curata e poi è rimasta ben 27 mesi senza terapia, e ancora un ragazzo francese che non prendere più i farmaci da quando aveva 6 anni (oggi ne ha 20!)

La terapia antiretrovirale ha risultati positivi sui neonati contagiati dal virus HIV?

La bambina sudafricana fa parte di uno studio di ricerca finanziato dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases con a capo l’esperto mondiale di Aids, Anthony Fauci. Come riporta Repubblica, Fauci ha notato che “La bimba non ha una mutazione che potrebbe darle una resistenza naturale all’infezione da Hiv dunque la remissione sembrerebbe essere legata al trattamento precoce”. Lo studio è iniziato nel 2014 e i primi soggetti sottoposti a terapia precoce potrebbero sospendere a breve il trattamento. Linda-Gail Bekker, presidente del congresso Ias, riferendosi alla bambina africana sostiene che sia un caso molto raro e la comunità scientifica oggi ha più domande che risposte, una cosa è certa: la risposta virologica dei pazienti infetti aumenta dopo la sospensione dei farmaci mentre nei bambini la risposta è diversa. Sono circa venti milioni i pazienti trattati in tutto il mondo e anche se il prezzo dei farmaci per l’Aids è sceso, il costo per il sistema sanitario è molto alto visto che la terapia deve essere seguita a vita.

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