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Bagni gay in Salento: polemica dopo il cartello omofobo

Da Redazione

Agosto 14, 2017

Bagni gay in Salento: polemica dopo il cartello omofobo
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Omofobia in Salento: in un agriturismo c’è un cartello che indica i bagni per omosessuali

L’estate 2017 sarà ricordata per i casi di omofobia e il triste primato spetta al Salento, una lingua di terra stretta tra due mari, lo Iono e l’Adriatico. Buon cibo, divertimento, tanto sole e gente sempre pronta ad accoglierti con una calorosa stretta di mano a meno che tu non sia gay. Quello di cui si parla oggi infatti non è l’unico caso di omofobia in Salento, dopo l’annuncio dell’appartamento a San Foca vietato agli omosessuali, ecco che spunta un cartello per i bagni gay.

In un agriturismo a Cavallino, paese alle porte di Lecce, è stato fotografato uno strano cartello con le indicazioni per la toilette, anche per i gay. Lo scatto, postato da Andrea Accaputo ha suscitato numerose polemiche anche perché la didascalia è decisamente pungente: «Dovesse assalirti il bisogno impellente di far pipì, non puoi proprio sbagliare. Sei un maschietto? Omino azzurro, naturalmente. Femminuccia? Non si transige. Donnina rosa. E, se sei gay, pensa, c’è uno spazio anche per te! Quello contrassegnato da una sorta di figura mitologica, metà uomo e metà donna, peraltro, in posa sculettante da diva del Moulin Rouge».

Discriminazione sessuale: il nuovo caso nel Salento segnalato da Lea

L’associazione Lea – Liberamente e Apertamente, ha denunciato l’accaduto parlando di ‘indicazione indegna e omofoba’. Ma c’è una spiegazione ben precisa, a quanto pare l’agriturismo ha cambiato gestione e non era stato rimosso il cartello con i bagni per gay. L’attuale proprietà ha fatto sapere che non si tratta di discriminazione e che lo stesso è sempre stato coperto. Qualcuno però ha deciso di ‘sbirciare’ scoprendo lo scempio. I rappresentanti di Lea hanno rincarato la dose dicendo che i bagni dei locali non dovrebbero essere divisi in categorie di genere, e nemmeno con intento discriminatorio. La bomba però è esplosa e il Salento continua ad essere una meta non gay-friendly.

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