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Caso doping Sara Errani, stop di 2 mesi

Da Redazione

Agosto 08, 2017

Caso doping Sara Errani, stop di 2 mesi
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Secondo la tennista è colpa del cibo

Dopo il fulmine a ciel sereno dell’accusa di doping, Sara Errani non potrà giocare a tennis per i prossimi due mesi a causa della squalifica decisa dall’associazione Internazionale di Tennis. Il campione di urina analizzato è di un test effettuato il 16 febbraio scorso ha evidenziato la presenza di letrozolo, un inibitore dell’aromatasi, il cui utilizzo è punti al pari di altre sostanze dopanti.  Ma la tennista nonostante la sanzione ha voluto dire la sua attraverso Twitter. Dichiara di aver seguito il programma Wada, il programma mondiale antidoping dello sport, in maniera meticolosa, senza neanche chiedere deroghe per assumere medicinali quando era malata.

Caso doping Sara Errani, contaminazione del cibo?

Ma la sostanza che è costata alla tennista italiana la squalifica per 2 mesi è presente nel Femara, un medicinale che la madre di Sara Errani assume dal 2012 a scopo terapeutico e, secondo la campionessa, la contaminazione del cibo è l’unica soluzione possibile, perché di certo non ha assunto una pastiglia della mamma. Nonostante la frustrazione,  consapevole di non aver fatto nulla di male e a posto con la coscienza e di non aver violato nessuna norma anti-doping.

Inutile dire che sul social network di Sara Errani si sono scatenati i follower contro la tennista, in quanto la contaminazione del cibo sembra una scusa campata in aria, nonostante la madre sia malata di tumore al seno dal 2005 e assume il Femara per contrastare la malattia. Ascoltata dal Tribunale Indipendente, ha detto che le pastiglie sono presenti nella dispensa della cucina e dove la Errani prepara i pasti per lei e per la famiglia. La sanzione di due mesi più la cancellazione dei risultati ottenuti nel periodo incriminato viene motivata dal Tribunale Antidoping in base all’esame del capello che evidenzia un uso non abituale.

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