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Cessione del quinto: tassi stabili a settembre

Da Redazione

Ottobre 03, 2017

Cessione del quinto: tassi stabili a settembre
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Per la cessione del quinto, una delle tipologie di prestito più erogate dalle banche, senza dimenticare la cessione del quinto delle Poste Italiane , i tassi di interesse in Italia sono rimasti mediamente stabili nel mese di settembre ed in linea con il trend del costo del denaro sui mutui. Il trend di domanda per i finanziamenti ipotecari, infatti, continua ad essere in ascesa grazie anche ai buoni segnali di ripresa dell’economia, così come il credito concesso con la cessione del quinto piace agli istituti di credito in quanto trattasi di una forma di finanziamento che garantisce uno dei migliori presidi di gestione del rischio.

E questo perché, come noto, il prestito con la cessione del quinto dello stipendio o della pensione viene concesso ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati con l’addebito delle rate direttamente e rispettivamente sulla busta paga e sul cedolino della pensione. Ma non è tutto oro quel che luccica, specie per il cliente, in quanto i prestiti con la cessione del quinto, nonostante per le banche siano ‘sicuri’, presentano un costo complessivo per il credito erogato decisamente alto tra gli interessi applicati, le spese accessorie ed il premio da pagare per la polizza assicurativa che, peraltro, è obbligatoria per legge.

Proprio le assicurazioni sui prestiti, e non solo per la cessione del quinto, continuano ad essere spesso una vera e propria trappola, per chi vuole accedere al credito attraverso il canale bancario, in quanto i premi di polizza da pagare in molti casi sono esorbitanti. Per questo e per altri motivi, in accordo con quanto è stato riportato dall’edizione online del Quotidiano ‘La Stampa’, proprio sulla cessione del quinto all’ABF, l’Arbitro Bancario Finanziario, i ricorsi presentati continuano a crescere.

Questi, infatti, nel 2015 erano il 54% rispetto al totale dei contenzioni arrivati davanti all’Arbitro Bancario e Finanziario, ma l’anno scorso la percentuale è addirittura balzata al 70%. Sulla questione negli ultimi anni è intervenuta pure la Banca d’Italia, ma appare chiaro che sono necessari interventi da parte del legislatore che fissi dei paletti agli utili che in media riescono a portare a casa le banche con i prestiti destinati ai dipendenti del settore pubblico e privato, ed ai pensionati.

Aspettando eventuali interventi a livello legislativo, per un lavoratore e per un pensionato che vuole chiedere ed ottenere un prestito con la cessione del quinto, non resta che fare attenzione a tutti i costi previsti per l’erogazione del credito. In merito la scelta migliore rimane innanzitutto quella del confronto tra le varie offerte, e poi quella di leggere attentamente le condizioni di contratto verificando che nel TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale, siano state inserite tutte le voci di costo e di spesa, dal tasso di interesse applicato dalla banca alle tasse e passando per i costi di polizza e, se previste, per le commissioni di istruttoria e per quelle di incasso della rata mensile.

Inoltre, si raccomanda di fare in modo che il prestito erogato da parte del cliente sia sostenibile, ovverosia che la rata mensile da pagare nel tempo non sia tale non solo da intaccare il tenore di vita della famiglia, ma anche da portare alla morosità prima ed all’insolvenza poi visto che l’assicurazione obbligatoria sulla cessione del quinto copre di norma solo i casi di premorienza e di perdita del posto di lavoro.

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