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Domotica, le ultime novità del 2020

Da Redazione

Maggio 13, 2020

Domotica, le ultime novità del 2020
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Nel corso degli ultimi anni l’intero mondo ha subito un importante e netto processo di miglioramento dal punto di vista tecnologico. Un progresso che ha riguardato davvero qualsiasi ambito al quale si possa pensare, e tra gli altri anche quello legato alla casa.

Apportare innovazioni tecnologiche al proprio appartamento è estremamente utile a livello personale, per quel che riguarda il comfort ma anche la sicurezza: i nuovi strumenti infatti sono sempre più affinati ed esperti, ed in alcuni casi sono programmati di modo da capire come agiscono i ladri e prevenire eventuali tentativi di furto di conseguenza.

Ma i vantaggi non sono solo quelli appena elencati: ristrutturare la propria casa secondo criteri che certifichino una sua innovazione dal punto di vista tecnologico è infatti un’operazione incentivata anche dallo Stato. Come lo era negli anni passati, anche in quello in corso: nello specifico, grazie all’Ecobonus Domotica 2020. Andiamo a vedere di che cosa si tratta e tutti i dettagli che lo riguardano.

Ecobonus Domotica 2020: come funziona

In che cosa consiste, tanto per cominciare, l’Ecobonus in questione? Si tratta di un incentivo di natura fiscale dedicato per l’appunto a chi sostiene spese relative a lavori nell’immobile, oppure all’acquisto di apparecchiature che consentono migliorie tecniche come per esempio il controllo da remoto di impianti elettrici e di riscaldamento: l’elemento essenziale è che in ogni caso tutto finalizzato al risparmio energetico.

Questo incentivo si concretizza attraverso una serie di detrazioni fiscali, che sono state confermate nell’ultima legge di bilancio sulla scia tracciata nelle annate precedenti: tra tutte, spiccano sicuramente le detrazioni fino al 65% sull’IRPEF. In sostanza si tratta di agevolazioni per coloro che decidono di investire in impianti che siano quindi volti ad una svolta ecologica e rinnovata dell’immobile. Questi bonus sono relativi sia all’acquisto che all’installazione dei dispositivi in questione.

Proviamo ad essere più specifici, e vediamo quali categorie di acquisti sono comprese nell’Ecobonus 2020, con le detrazioni già in atto precedentemente che sono state prorogate. Queste vanno a coprire tutte le spese sostenute per quattro finalità: il miglioramento termico dell’immobile, l’installazione di pannelli solari, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e – per l’appunto – i lavori di domotica o di building automation.

Chi può avere accesso al bonus

Abbiamo quindi provato a chiarire in che cosa consiste l’Ecobonus Domotica 2020 in linea di massima, con un particolare riferimento proprio al settore legato alla domotica (letteralmente l’applicazione dell’informatica e dell’elettronica alla gestione dell’abitazione). Viene però di conseguenza spontanea una domanda ulteriore: chi può richiedere questo bonus? Si tratta di detrazioni delle quali possono godere tutti o solamente determinate categorie di persone ed enti?

In realtà l’elenco relativo a coloro che possono avere accesso al bonus in questione è piuttosto ampio, e comprende ben cinque categorie differenti: gli enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciale, i contribuenti con redditi di impresa, le associazioni tra professionisti, i titolari di Partita IVA ed infine le persone fisiche. Una lista complessiva piuttosto variegata, stilata proprio con l’obiettivo di allinearsi a quante più esigenze e situazioni possibili e di poter essere accessibile ad un grande numero di utenti.

La procedura per poter usufruire dell’Ecobonus 2020 non è poi affatto complessa, nell’ottica proprio di agevolare e in un certo senso incentivare questo tipo di spese: in sostanza l’utente che vuole usufruire del bonus dovrà richiedere all’impresa installatrice l’intera documentazione, che possa ovviamente attestare l’intervento appena effettuato, ed effettuare il pagamento tramite bonifico, postale o bancario. Nella causale del pagamento dovranno poi essere specificati numero e data della fattura, estremi fiscali e com’è ovvio i nominativi sia del destinatario che del beneficiario della detrazione.

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