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Ferrero rileva la Nestlè per quasi 3 miliardi

Da Redazione

Gennaio 19, 2018

Ferrero rileva la Nestlè per quasi 3 miliardi
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La Ferrero, azienda dolciaria di Alba, tra le iù grandi in Italia, ha sbaragliato tutti conquistando il complesso dolciario americano della Nestlé per un valore di circa 2,8 miliardi di dollari in cash.

La notizia è partita dai vertici stessi dell’amministrazione secondo cui: «Ferrero rileverà più di 20 storici brand americani davvero conosciuti, tra cui marchi di cioccolato famigerati, quali i succulenti Butterfinger, BabyRuth, 100Grand, Raisinets, Wonk. Avra’ inoltre il diritto esclusivo sul marchio Crunch negli Stati Uniti per il confectionery e per tante altre categorie, tipo i marchi  di caramelle SweeTarts, LaffyTaffy e Nerds».

Ferrero: la terza migliore azienda dolciaria sul mercato USA

Con questa manovra economica, Ferrero si classificherà la terza più grande azienda dolciaria presente sul mercato statunitense dove è comunque nota per prodotti tipici quali i Tic Tac, i bon bon Ferrero Rocher, l’immancabile Nutella, ma anche per i marchi di cioccolato Fannie May e Harry London e per Ferrara Candy Company. Quest’ultima è stata acquisitata di recente da una società affiliata, la quale vantava un portafoglio di marchi che include le caramelle Trolli, Brach’s e Black Forest.

Nel 2016 l’attività dolciaria negli Stati Uniti di Nestlé ha raggiunto un fatturato di circa 900 milioni di dollari. Ferrero andrà dunque ad acquisire gli stabilimenti produttivi americani presenti a Bloomington, Franklin Park e Itasca, in Illinois, mantenendo i vecchi dipendenti collegati alla divisione confectionery, continuando a sfruttare l’operato degli uffici di Glendale, in California, e le altre sedi proprie in Illinois e in New Jersey.

Le parole di Ferrero

Il presidente esecutivo Giovanni Ferrero ha detto orgoglioso di questa operazione che “Un’acquisizione del genere rientra pienamente in linea con la nostra strategia di prendere a volo le opportunità di crescita ed ingrandire la nostra produzione su un mercato chiave e basilare come quello americano”. Grazie a questa manovra, il colosso di Alba si è accaparrato l’attività dolciaria della Nestlé, la più grande negli Stati Uniti.

 

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