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Filippo Tortu fa segnare il record italiano nei 100 metri: ecco i suoi tempi

Da Redazione

Giugno 23, 2018

Filippo Tortu fa segnare il record italiano nei 100 metri: ecco i suoi tempi
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Pagina estremamente positiva per l’atletica italiana, dopo gli ultimi anni in cui i successi nella disciplina regina sono diventati sempre più pochi, al punto, addirittura, da sparire nelle scorse Olimpiadi. Ad emergere, in questi ultimi mesi, è stato Filippo Tortu, velocista milanese che ha fatto segnare risultati sempre più positivi. L’apoteosi c’è stata, però, ieri: il velocista ha fatto segnare, a Madrid, il record italiano nei 100 metri. Battuto, quindi, dopo anni il primato che era stato raggiunto da Pietro Mennea (10”01) stabilendo il nuovo, personale, record: Filippo Tortu ha infatti concluso la sua gara secondo con il tempo di 9”99.

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Filippo Tortu è il terzo bianco della storia a scendere sotto i dieci secondi

Il grande record stabilito da Filippo Tortu non è soltanto un risultato importantissimo per l’Italia, ma anche per la storia occidentale dell’atletica leggera. Per quanto riguarda la nostra penisola, Tortu ha sfondato il muro dei dieci secondi, ponendo fine a un’egemonia che era stata stabilita nel 1979, a Città del Messico, da Pietro Mennea. Il gracile velocista italiano, che ha fatto sognare i tifosi azzurri con i suoi risultati, stabilì il tempo di 10”01, anche se gli italiani ricordano con più fedeltà il 19”72 ottenuto, invece, nei 200 metri.

Con la prestazione nella gara-regina dell’atletica leggera, Tortu si è preso la soddisfazione di aver battuto, contemporaneamente, tre record: il primo è, per l’appunto, il record italiano. I suoi 9”99 che gli hanno comunque valso il secondo posto nella gara (dopo la batteria corsa in 10”04) superano, di diritto, il record del 1979. Il secondo, è, invece quello di aver corso al di sotto dei dieci secondi in tutta la storia italiana, e se si pensa che Tortu sia ventenne, ciò non può che essere un grande auspicio. Ma, soprattutto, Filippo Tortu è il terzo bianco della storia a scendere sotto i dieci secondi. Prima di lui ci erano riusciti il francese Christophe Lemaitre (sceso fino a 9”92, dopo aver corso 9”98 nel 2010) e il turco di origine azera Ramil Guliyev (9”97 nella scorsa stagione).

La cronaca della gara

Nessuno si aspettava, dopo la prima batteria corsa dal velocista milanese, che potesse arrivare proprio ieri sera a Madrid il record italiano di Filippo Tortu. La batteria, infatti, era stata corsa in 10”04 (-0.1). Tuttavia, sui blocchi di partenza sembra essersi sprigionata tutta quella forza che già era stata intravista in più occasioni e che ha portato, finalmente, il ventenne a giungere al tanto ambito traguardo. Preceduto, all’arrivo, solo dal cinese Su Bingtian (9”91).

Altre occasioni in cui si era manifestata tutta la qualità del giovane talento italiano c’erano state: il 10”03 fatto registrare a Savona (il 23 maggio) e il 10”04 ottenuto, invece, al Golden Gala, dove aveva terminato la sua gara terzo. Nei 200 metri, invece, gara dove – data la sua importante progressione – potrebbe eccellere ancor più, il record personale è, al momento, il 20”34 del Golden Gala del 2017.

Le parole di Filippo Tortu

Ha commentato senza troppi giri di parole, il velocista milanese, la sua grande vittoria personale. Ai termini della gara, non è arrivato il primo posto ma stabilire un così tanto importante record non può che dare soddisfazioni a Tortu, la sua famiglia e l’intero popolo italiano appassionato di atletica.

Così ha commentato il giovane ventenne: “Sono veramente contentissimo, è quasi indescrivibile la gioia. Sapevo di potercela fare, ma per me il record di Mennea è sempre rimasto un sogno da quando ero bambino e adesso sono veramente felice. Devo ringraziare tutti quelli che sono venuti qui, che ci credevano forse anche più di me. L’obiettivo della stagione restano gli Europei, adesso non penso al tempo che ho fatto e mi concentro su Berlino. E facciamo il tifo per Fabrizio Donato!” 

Naturalmente soddisfatto è anche il padre di Tortu, che ha commentato con un lapidario: “Lo aspettavo da una vita”.

 

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