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Giugno mese delle tasse: all’erario andranno 53 miliardi di euro

Da Redazione

Giugno 02, 2018

Giugno mese delle tasse: all’erario andranno 53 miliardi di euro
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E’ Giugno mese delle tasse: le stime della Cgia di Mestre sottolineano quanto sia particolarmente difficoltoso, per le famiglie italiane, il mese di giugno. Il carico tributario e contributivo italiano è tra i più alti in Europa, e gli italiani, solo in questo mese, dovranno versare più di 53 miliardi di euro (53,3 miliardi, per la precisione), tra ritenute Irpef, Imu, Iva e tutta una serie di imposte minori. La conferma avviene proprio da Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi, che ha sottolineato la grande difficoltà del sistema.

Giugno mese delle tasse: entro il 30 giugno all’erario 53 miliardi di euro

E’ giugno il mese in cui le tasse diventano particolarmente insostenibili per gli italiani. Secondo le stile della Cgia di Mestre, infatti, nel solo giugno gli italiani arrichiranno l’erario attraverso contributi pari a 53,3 miliardi euro. La tassazione deriva, essenzialmente, da Irpef, Imu/Tasi, Imu, Iva, Ires, Irpef che fa vatta ricondurre alle partite Iva, e ancora Irap e Tari. In più, ci sono da aggiungere una lunga serie di numerose imposte minori, che graveranno sulle spalle delle famiglie italiane. Famiglie, lavoratori, imprenditori e imprese dovranno versare tutto ciò entra il 30 giugno.

Giugno mese delle tasse: le parole di Paolo Zabeo

Che sia difficile, per le famiglie italiane, pagare le tasse, lo si intuisce senza troppa difficoltà. Il sistema tributario e contributivo appare essere tra i più alti in Europa, oltre che troppo difficile, al punto da indurre tutti in numerose difficoltà. La conferma di tutto ciò arriva proprio dalla Cgia di Mestre, che ha stimato che le tasse da pagare a giugno avranno un valore pari a 53 miliardi di euro. Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi, ha sottolineato che “La complessità e la farraginosità del sistema tributario spesso mette in seria difficoltà perfino gli addetti ai lavori, come i commercialisti, le associazioni di categoria o i Caf. Figuriamoci gli imprenditori, in particolar modo quelli di piccola dimensione, che nelle prossime settimane saranno costretti a recuperare le risorse economiche per onorare questo impegno in una fase molto delicata in cui le banche continuano a concedere il credito con il contagocce”. 

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