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Il ritorno dei retrogames: non solo nostalgia

Da Redazione

Settembre 28, 2019

Il ritorno dei retrogames: non solo nostalgia
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I retrogames stanno diventando un elemento importante del mercato dei videogiochi.

I titoli del passato, arcade da cabinato e prodotti per le vecchie console e per i primi computer stanno tornando alla ribalta, non solo come prodotti di nicchia per appassionati, ma come un vero e proprio mercato che potrebbe tenere in vita i classici negozi di videogames.

Mentre il digitale avanza, macinando sempre più vendite e il futuro dei videogiochi sembra dirigersi verso il cloud (basti penare al rilascio da parte di Microsoft di una XboxOne senza lettore blu ray), ecco che il ritorno ai vecchi videogiochi potrebbe ridare vita al mercato hardware, oltre che a quello dei titoli su supporto fisico.

Negli ultimi mesi, sono stati sempre di più i port e le remaster di vecchie glorie e moltissime sono quelle che devono uscire.

Allo stesso tempo, miniconsole e retroconsole hanno conquistato un mercato tutto loro, ottenendo vendite di spessore e riportando in voga i vecchi hardware.

Dopo l’acquisto delle miniconsole, emulatori ufficiali con collezioni di giochi al loro interno, sono in tanti coloro che iniziano a cercare i prodotti originali, Super Nintendo, Nintendo Nes, vecchie PSX e così via, per vivere la vera esperienza di retrogaming, mercato dell’usato che potrebbe rivitalizzare franchise come Game Stop.

Ecco che il retrogaming non si limita a un’operazione nostalgia, ma potrebbe diventare col tempo un vero e proprio mercato parallelo, soprattutto quando la digitalizzazione e il cloud si saranno affermati in modo definitivo sul mercato.

I grandi capolavori del passato

Giocare a titoli come Golden Axe, non è una passione per pochi nostalgici, ma la possibilità di affrontare capolavori senza tempo, in grado, ancora oggi di divertire e farci sognare.

Bastano pochi minuti all’interno di titoli come Final Fantasy VII, Chrono Trigger, Loom, Monkey Island o Full Throttle per dimenticare gli anni che sono passati e trovarci totalmente catturati dalle meravigliose storie e dai mondi di gioco ancora vivi e vibranti.

Come avviene col Cinema e con la letteratura, il mondo dei videogiochi ha i suoi classici dove il muro del tempo è davvero labile e la qualità così elevata da catturare giocatori di ogni età in pochi istanti.

Il retrogaming è anche conservazione del patrimonio videoludico accumulato in quasi 40 anni.

Proprio per questo la tendenza è molto importante.

Nel mondo futuro infatti, anno dopo anno, questa passione permetterà ai grandi capolavori del passato di conservarsi.

Sembra impossibile ma presto o tardi anche titoli cult come i primi Final Fantasy, o prodotti recenti come Red Dead Redemption 2, diventeranno lasciti di un’epoca lontana.

Se qualcuno potrà ancora giocarli e vivere queste straordinarie esperienze, sarà solo grazie al lavoro di recupero e catalogazione dei retrogamers di oggi e di domani.

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