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La Digos nella Spiaggia Fascista di Chioggia

Da Redazione

Luglio 10, 2017

La Digos nella Spiaggia Fascista di Chioggia
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La Digos accusa il gestore di apologia di fascismo  per i cartelli pro Mussolini

“Qui solo ordine e disciplina, niente bambini o disturbatori, la mia non è una spiaggia razzista”: sono queste le parole di Gianni Scarpa, originario di Mirano, dopo la polemica nata per delle foto e alcuni cartelli nel suo stabilimento in cui si inneggia al Regime Fascista. Ritratti di Mussolini e cartelli che ricordano inequivocabilmente frasi del Duce e motti del Fascismo. Il gestore di Playa Punta Canna Sottomarina, nel Chioggiano, detta la spiaggia delle gnocche ha esagerato non poco col marketing e oltre che di sessismo potrebbe essere accusato anche di apologia di fascismo, tanto che anche la Digos si è interessata alla cosiddetta Spiaggia Fascista. E sul web si solleva la bagarre, anche politica.

Mussolini presente a Playa Punta Canna Sottomarina di Chioggia

Nonostante la concessione di spazio pubblico, il gestore spiega che è casa sua e vige il Regime. Il lido di Chioggia, precisamente a Punta Canna Sottomarina vicino alla foce del Brenta, dispone di 650 lettini e di cartelli interamente dedicati al Duce Mussolini, con frasi inequivocabili del tipo Zona antidemocratica e a regime o servizio solo per i clienti, o manganello sui denti. Ma la polemica è scoppiata in seguito ai riferimenti alla camere a gas dei campi di concentramento, oltre che per le foto e i motti di Benito Mussolini.

La Digos a Chioggia per verifiche nella Spiaggia del Duce: Francesco Storace la difende

E’ stata La Repubblica con il suo editoriale denuncia che ha letteralmente mosso le acque e ora Gianni Scarpa e la sua Spiaggia di Mussolini, oltre ad aver ricevuto la visita della Digos da parte della Questura di Venezia, rischia una denuncia alla magistratura. Indignazione e polemiche per i motti fascisti, ma c’è una voce fuori dal coro da parte di Francesco Storace, che sottolinea quanto non si sopporti che si renda onore ai caduti d’Italia e come è facile puntare il dito contro il Fascismo e a chi, come Scarpa, cerca di mantenere ordine, pulizia e disciplina.

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