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La lista degli inamovibili degli Uffizi fa discutere: il caso del “Leone X” di Raffaello

Da Redazione

Febbraio 26, 2020

La lista degli inamovibili degli Uffizi fa discutere: il caso del “Leone X” di Raffaello
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Che l’Italia sia stata patria di artisti sopraffini, non è di certo una novità. E le opere di queste straordinarie menti sono oggi custodite gelosamente, nei musei di tutto il mondo ma in particolare in quelli della Penisola. Forse, talvolta, troppo gelosamente? La domanda è provocatoria, ma vuole fare riferimento all’episodio legato al “Leone X” di Raffaello. Un episodio di attualità e che fa riflettere sull’importanza quasi sacrale che posseggono oggi queste opere d’arte. Per comprendere appieno, innanzitutto, è necessario un focus generale sulla lista degli inamovibili degli Uffizi.

LA LISTA DEGLI INAMOVIBILI DEGLI UFFIZI: TUTTE LE OPERE

Si è trattato di un processo lungo mesi, ma alla fine il Comitato Scientifico della Galleria degli Uffizi, a Firenze, aveva stilato un elenco di quelle opere considerate intoccabili. Inamovibili, per l’appunto, dalla Galleria. Lista approvata anche dal direttore Eike Schmidt in data 21 ottobre 2019. Queste le opere selezionate, che in origine erano 23 e si sono poi allargate comprendendo anche opere scultoree:

  • Cimabue, Maestà di Santa Trinita, 1280-1290

  • Leonardo Da Vinci, Adorazione dei Magi (1481-1482)

  • Michelangelo Buonarroti, Tondo Doni, 1506-1508 circa

  • Raffaello Sanzio, Ritratto di Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi, 1518

  • Raffaello Sanzio, Madonna del cardellino, 1506 circa

  • Parmigianino, Madonna dal collo lungo (Madonna col Bambino, angeli e un profeta), 1534-1540

  • Michelangelo Merisi da Caravaggio, Testa di Medusa, 1597 ca.

  • Il cinghiale degli Uffizi

  • Alessandro Morente

  • Torso Gaddi, artista ellenistico, II secolo a.C.

  • Gruppo di Niobe e della figlia minore

  • Ambrogio Lorenzetti, Presentazione al Tempio, 1342

  • L’Annunciazione, Leonardo da Vinci

  • Leonardo da Vinci e Andrea del Verrocchio, Battesimo di Cristo, 1475-1478

  • Sandro Botticelli, Primavera, 1482 circa

  • Cleomene figlio di Apollodoro, Venere de’ Medici, I sec. a.C.

  • Vaso Medici

  • Arte Romana, Torso del Doriforo, I sec. d.C.

  • Duccio di Buoninsegna, Maestà del Duomo di Siena, 1308 – 1311

  • Maestà, Giotto

  • Simone Martini e Lippo Memmi, Annunciazione tra i santi Ansano e Margherita, 1333

  • Gentile da Fabriano, Adorazione dei Magi, 1423

  • Masaccio, Sant’Anna Metterza, 1424-1425

  • Paolo Uccello, Battaglia di San Romano (Disarcionamento di Bernardino della Ciarda, part.), 1438

  • Domenico Veneziano, Pala di Santa Lucia de’ Magnoli, 1445

  • Sandro Botticelli, Nascita di Venere, 1482-1485 circa

  • Piero della Francesca, Dittico dei Duchi di Urbino, 1465-1472 circa

LA QUESTIONE: SCONTRO PER IL “LEONE X” DI RAFFAELLO

Come si vede, dell’elenco fa parte anche il Ritratto di Leone X frutto del meraviglioso lavoro di Raffaello. Che pochi giorni fa, ha scatenato una vera e propria rivolta. Nonostante gli accordi presi attraverso l’approvazione della lista, gli Uffizi hanno accettato di cedere l’opera con un prestito temporaneo. Il dipinto sarà infatti spostato a Roma, in occasione della grande mostra su Raffaello Sanzio in programma alle Scuderie del Quirinale, dal 5 marzo al 2 giugno.

Una decisione che ha fatto perdere le staffe al Comitato Scientifico della Galleria che, in tronco, ha rassegnato le dimissioni colmo d’ira. Con tanto di lettera aperta, di critica, nei confronti del direttore. Redatta dagli storici dell’arte (ed ormai ex membri) Tomaso Montanari, Donata Levi, Claudio Pizzorusso e dal gallerista Fabrizio Moretti.

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