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Lombardia e Veneto come in Catalogna, referendum autonomia: cosa cambia e come si vota

Da Redazione

Ottobre 03, 2017

Lombardia e Veneto come in Catalogna, referendum autonomia: cosa cambia e come si vota
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Dopo i fatti della Catalogna, il referendum autonomia in Lombardia e Veneto del 22 ottobre 2017 non è certo allo scopo di staccarsi dall’Italia, bensì di avere più poteri per gestire alcune materie in proprio e non aspettando Roma: grande novità, si testerà per la prima volta in Italia il voto elettronico.

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Referendum autonomia Veneto e Lombardia, le cose da sapere

Voluto dalla Lega e sostenuto più o meno da tutto il centrodestra, il referendum autonomista aveva già nel 2015 fatto segnare una novità politica assai rilevante: il via libera alla consultazione era arrivato grazie al voto favorevole dei nove consiglieri del Movimento Cinque Stelle. Decisione criticata da una parte degli attivisti ma che muoveva da una semplice constatazione: il testo uscito dall’aula del Pirellone era sostanzialmente quello proposto dagli esponenti grillini e poi adottato dalla Lega. L’autonomismo costituzionale invece del secessionismo della vecchia Lega Nord. Insomma, per il referendum del 22 ottobre 2017, per quanto riguarda Lombardia e Veneto, ci sono novità sugli schieramenti. Per il Sì sono schierati allora, con gradazioni diverse, Lega, Forza Italia, alfaniani e Movimento Cinque Stelle. Il centrosinistra è invece spaccato, mentre il PD ha lasciato libertà di voto. La grande attesa è nelle modalità di votazione, visto che per la prima volta in Italia ci sarà il voto elettronico.

Referendum autonomia Veneto e Lombardia, se vince il sì?

Il 22 ottobre 2017 in Lombardia e Veneto si chiederà maggiore autonomia. Le due Regioni del Nord Italia,  in caso di vittoria dei Sì al referendum consultivo, gestiranno delle materie in proprio, nel rispetto assoluto del quadro istituzionale e anzi nel solco tracciato dalla riforma costituzionale voluta dal centrosinistra nel 2001. Il terzo comma dell’articolo 116 riconosce infatti alle Regioni a statuto ordinario la possibilità di accedere a condizioni differenziate di autonomia, ovvero il regionalismo differenziato. Materie quali giudice di pace, sicurezza sul lavoro, coordinamento della finanza pubblica, commercio estero, tutela dell’ambiente e dei beni culturali.

Referendum autonomia Veneto e Lombardia, perché si vota

In sostanza, il 22 ottobre 2017 si voterà in Veneto e Lombardia mediante referendum per chiedere di diventare Regione a Statuto speciale. In pratica, questo non è assolutamente possibile, in quanto ci vorrebbe una modifica costituzionale e non certo una votazione a carattere regionale. Semplicemente, se i sì prevarranno, lo Stato centrale può delegare le due Regioni a occuparsi della ripartizione delle risorse, ma passando sempre sotto i controlli dello Stato Italiano. Difficile che in materia di immigrazione, come sta sostenendo la Lega, il popolo lombardo e veneto possa decidere autonomamente.

Referendum autonomia Veneto e Lombardia, come si vota

La grande innovazione del referendum in Lombardia e Veneto del 22 ottobre 2017 è il voto elettronico. La Regione Lombardia ha infatti acquistato 24mila tablet spendendo 23 milioni di Euro. Si spera che questa sorta di voting machine non rimangano inutilizzate, ma c’è chi dice che possono essere riciclati per le scuole. In caso di voto elettronico, l’elettore potrà accedervi senza tessera elettorale, perché il referendum è consultivo e il Viminale ha ritenuto di non considerarlo di valenza nazionale. Basterà  avere la propria carta d’identità. Staremo a vedere se questa novità sarà utile o, come la pensano gli scettici, sarà l’ennesimo spreco di denaro pubblico.

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