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Modem libero, adesso è ufficiale: arriva la delibera AGCOM

Da Redazione

Agosto 02, 2018

Modem libero, adesso è ufficiale: arriva la delibera AGCOM
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Il modem libero diventa realtà. Adesso è ufficiale, dopo l’arrivo della delibera AGCOM, che difende il diritto degli utenti di scegliere liberamente i modem, le apparecchiature che garantiscono l’accesso a internet. La delibera doveva originariamente arrivare a giugno, ma la lunga contrattazione ha poi portato la data a essere rinviata fino al 2 agosto. In questo modo, non solo sarà garantita a ogni persona la possibilità di scegliere il modem/router che preferiscono, ma con questa delibera l’Italia si adatterà anche alla normativa UE n. 2120/15. 

Modem libero, il comunicato stampa a margine della delibera

L’arrivo della delibera AGCOM, previsto già a giugno e poi rinviato al 2 agosto, permette di concretizzare il progetto di modem libero. Con la delibera, sarà difeso il diritto degli utenti di scegliere liberamente il modem/router che preferiscono. E’ quanto affermato dal comunicato stampa a margine della delibera, che porterà l’Italia ad adattarsi alla normativa UE n. 2120/15, con cui si ribadisce il diritto alla Net Neutrality per tutti i consumatori europei.

Questo il comunicato stampa: “Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato le misure attuative del regolamento europeo riguardante l’accesso ad una rete Internet aperta, con specifico riferimento alla libertà di scelta delle apparecchiature terminali utilizzate per l’accesso da postazione fissa. Con la delibera 348/18/CONS l’Autorità ha dunque confermato il diritto degli utenti di scegliere liberamente i terminali di accesso ad Internet da postazione fissa, fissando al contempo specifici obblighi sugli operatori, finalizzati a garantire scelte consapevoli e informate da parte dei consumatori finali”.

Che cosa stabilisce la delibera AGCOM sul modem libero

Con la delibera AGCOM non solo è difeso il diritto di scegliere liberamente il modem/router che i consumatori preferiscono; saranno proibiti anche i limiti di prezzo alle prestazioni e alle modalità di accesso sulla base del terminale scelto. In questo modo, gli operatori di telefonia non potranno imporre i loro modem quando collegano un abbonato a internet, e dovranno fornire tutti i dati per garantire una connessione in totale trasparenza.

“Qualora gli operatori offrano il terminale in abbinamento con servizi di connettività ne devono specificare chiaramente le condizioni di fornitura nonché garantire che il consumatore possa scegliere un proprio terminale fornendo tutte le specifiche necessarie al suo funzionamento. In particolare, nel caso vi sia una cessione a titolo oneroso, gli operatori dovranno indicare trasparentemente eventuali costi di installazione, il numero e il valore delle rate di noleggio e le condizioni di riscatto della proprietà del terminale. Qualora invece il terminale sia fornito a titolo gratuito, il consumatore dovrà poter conoscere le condizioni economiche e tecniche aggiuntive collegate a tale fornitura e ogni altra informazione utile a distinguere le condizioni contrattuali relative al servizio di accesso ad Internet rispetto all’uso del terminale e i servizi correlati. Inoltre nel caso di recesso, la mancata restituzione di un’apparecchiatura terminale non utilizzata dall’utente, ancorché ceduta a titolo non oneroso, non dovrà generare oneri aggiuntivi per l’utente”.

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