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Morto Charles Manson, chi era il guru sanguinario della Summer of Love

Da Redazione

Novembre 20, 2017

Morto Charles Manson, chi era il guru sanguinario della Summer of Love
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Charles Manson è morto: bambino infelice, adolescente ribelle, e adulto criminale; la sua vita prima e dopo le stragi del 1969 ai tempi della Summer of Love, e la ragione per cui ammazzò Sharon Tate e i suoi amici

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Morto Charles Manson, addio all’ombra del demonio

Nelle ultime ore tutto il mondo ha seguito con il fiato sospeso la vicenda di Charles Manson: il killer più famoso degli Stati Uniti è deceduto a 83 anni dopo lunghi giorni di agonia all’ospedale.   Nella notte tra l’8 e il 9 agosto 1969 l’attrice Sharon Tate, incinta all’ottavo mese, e tre suoi amici furono assassinati a colpi di pistola e a coltellate al 10050 di Cielo Drive, una lussuosa villa di Beverly Hills. A ordinare la strage, solo perché abitavano nella casa di un produttore discografico che aveva rifiutato di incidere le sue sconclusionate canzoni, era stato proprio lui. Ma chi è l’uomo che ha dato il via alle stragi più efferate degli anni Settanta?

Chi è Charles Manson prima della Summer of Love

Tutti conoscono la storia di Charles Manson, della Family e degli omicidi compiuti dalla sua setta, ma pochi sanno anche chi era il killer prima di diventare l’omicida più inquietante degli Stati Uniti. Charles Manson era nato in Ohio il 12 novembre 1934, ha avuto un’infanzia tutt’altro che felice: sua madre era una prostituta, dedita all’alcol e alle droghe. Cresciuto tra rifiuto e violenza, da adolescente inizia la sua carriera criminale, cominciando con piccoli furti e passando poi alle rapine di un certo livello. Sbattuto da un riformatorio all’altro, è riuscito a ottenere la libertà condizionata nel 1954, ma le passate esperienze dietro le sbarre non sono bastate per farlo smettere con i furti: dopo aver sposato un’infermiera, Rosalie Jean Willis, e aver trovato un lavoro legale, Charles Manson ha comunque continuato con le attività criminose e a nuovi arresti.

Perché Charles Manson ha compiuto le stragi del 1969

La svolta avviene nell’ultimo periodo di detenzione. Charles Manson ha iniziato a porre le basi che lo avrebbero fatto diventare un demonio. L’uomo ha iniziato a interessarsi a tutta una serie di pratiche esoteriche e ipnotiche, e ha cominciato a studiare giorno e notte per assimilare l’arte della manipolazione della mente umana. Ed è a Terminal Island che ha sviluppato l’ossessione che lo ha sempre contraddistinto e per la quale sarà poi ricordato anche negli anni a venire: la musica, tanto che quando è uscito dal carcere, nel marzo 1967, inizia a dedicare tutto se stesso a questa nuova passione. Erano i tempi della Summer of Love, dei Beatles, degli hippy e delle comuni in cui si viveva tutti insieme in pace e armonia. La personalità deviata unita alle capacità manipolative  erano un connubio perfetto per attirare intorno a sé un gruppo di persone mentalmente fragili, che lo vedevano come guru e leader carismatico da seguire. Ci volle davvero poco perché passassero dal sesso di gruppo alle attività criminali. Durante il periodo della Summer of Love aveva infatti conosciuto Dennis Wilson, il batterista dei Beach Boys, che aveva finanziato Manson per incontrare un produttore musicale. Il suo debutto è stato però un flop totale e, dopo aver visto che alcuni suoi testi erano poi stati utilizzati dalla band in un album successivo, è andato su tutte le furie. L’unica colpa di Sharon Tate e dei suoi amici è stata quella di soggiornare nella casa del produttore discografico della band.

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