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Morto Gualtiero Marchesi: il ricordo di Carlo Cracco

Da Redazione

Dicembre 27, 2017

Morto Gualtiero Marchesi: il ricordo di Carlo Cracco
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È morto Gualtiero Marchesi. Questa è una di quelle notizie che non ti aspetti mai nei giorni di festa. Eppure ad 87 anni si è spento lo chef che ha saputo portare la cucina italiana in tutto il mondo ed è stato il maestro di Cracco, Knam e Oldani.

Gualtiero Marchesi, il maestro

Nella sua lunga carriera ha ricevuto riconoscimenti e onorificenze. Il prossimo 19 marzo, giorno della sua nascita, verrà presentato il film “Gualtiero Marchesi: The Great Italian”. E lo chef era davvero grande, o meglio per tutti era il maestro. Un’intera generazione di cuochi che adesso vediamo in tv e alla guida di ristoranti stellati, ha iniziato a muovere i primi passi tra i fornelli insieme a lui. Decisamente allergico alle etichette, preferiva parlare di cibo e cuochi e non di food e chef. Amava l’Italia e le materie prime offerte dal territorio, anche quando i colleghi di stavano francesizzando Gualtiero Marchesi ha continuato a puntare sulle nostre eccellenze.

Qualche tempo fa ha espresso il suo malcontento per le sperimentazioni in cucina, dicendo che si doveva tornare al cibo che non si può considerare una forma d’arte visto che ci va di mezzo la salute. Il ristorante di Via Bovesin de La Riva a Milano è stata la prima vera scuola di alta cucina. Gualtiero Marchesi aveva il talento del formatore e sarà per sempre l’unico innovatore perché non ha mai smesso di fare il cuoco e non si è lasciato abbagliare dai riflettori del successo.

Carlo Cracco ricorda Gualtiero Marchesi

Un semplice post per salutare il suo mentore: “Ciao Maestro. E Grazie”. Il vicentino ha scelto di usare poche parole per esprimere il suo cordoglio. Gualtiero Marchesi è morto ieri pomeriggio a Milano e la data dei funerali dovrebbe essere comunicata oggi. Era circondato dall’affetto della sua famiglia ma, come sappiamo, sono tanti i “figli” acquisiti come Carlo Cracco. Quando era poco più che ventenne ha cenato con la sorella nel suo ristorante e decise di fare di tutto per lavorare con Marchesi. Iniziò come stagista per 3 anni, dall’85 all’88 e ha lavorato anche 18 ore al giorno (all’inizio gratis). Non mollava mai, e insieme agli altri ragazzi della brigata era molto motivato. All’epoca era il massimo, perché Gualtiero Marchesi aveva una formazione intellettuale diversa che lo portava a mettere in risalto la visione del piatto.

Sono tanti i messaggi di cordoglio giunti in queste ore, da Gambero Rosso che saluta il maestro con una sua frase ad Antonella Clerici, conduttrice de La Prova del Cuoco. Iginio Massari ha voluto ricordare la coerenza delle sue idee mentre il giornalista Michele Zizza ha scritto che è morto uno chef che non sbatteva i piatti in tv, non prendeva multe dai Nas e una serie di luoghi comuni lontanissimi dallo stile ineguagliabile di Gualtiero Marchesi.

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