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Narrativa e oncologia, leggere fa bene alla vita?

Da Redazione

Aprile 16, 2018

Narrativa e oncologia, leggere fa bene alla vita?
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Esiste un modo giusto per comunicare al paziente le sue condizioni di salute? Questo è lo scopo della narrativa e oncologia, Oh bello il convegno nazionale di medicina narrativa promosso da OMNI. Al centro del dibattito ci sarà anche l’argomento leggere fa bene alla salute?

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Leggere ti salva la vita quando?

In italia, e non solo, sono in attivo campagna di sensibilizzazione che incentivano le persone ad avvicinarsi al mondo letterario. Lettere di salva la vita, quando? Sotto questo aspetto sono diverse le filosofie di pensiero, molti di voi avranno notato come i volontari all’interno degli ospedali, soprattutto nei reparti oncologici, periodicamente portano delle letture ai malati ricoverati. Il perché di quanto detto può essere racchiuso in una situazione molto semplice: leggere rappresenta all’evasione, accostarsi ad un mondo felice che non c’è. Leggere fa bene alla salute dato che questa permette di curare sia il fisico che l’anima In un certo qual modo.

Narrativa oncologia, come annunciare una diagnosi?

Il prossimo 26 aprile a Foligno sarà presentato il Convegno Nazionale di Medicina Narrativa. All’evento saranno presenti filosofi, medici e pazienti che avranno modo di spiegare come annunciare una diagnosi a un paziente. Il commento In questione, che vede appunto l’oggetto la narrativa e l’oncologia, avrà l’esplicito scopo di spiegare quale dovrebbero essere le manovre discorsive per poter comunicare ad un paziente la malattia è dove non fosse il caso parlare direttamente con i familiari. Lo scopo dell’incontro però non sarà solo questo, scopiamo insieme il perché.

Ricette mediche, quando ascoltare il dottore?

Negli ultimi anni si è diffusa a macchia d’olio il fai da te in ambito medico. Molto spesso, attraverso un utilizzo sbagliato dei motori di ricerca, si preferisce Non dar retta a quello che il vostro medico curante mi prescrive cambiando completamente il farmaco da assumere. Nel momento in cui vi recate in un ambulatorio, e qui viene fatto la ricetta medica con un piano terapeutico ben preciso da seguire, a volte ci si chiede il perché si deve ascoltare il dottore di riferimento. In tal caso, la risposta a questa domanda non può essere che la seguente, dato che il medico di riferimento che ha stirato il piano terapeutico conosce le vostre condizioni di salute e vi indirizza verso un determinato farmaco, anche quando magari è stata in bene, per il semplice motivo che questo andrà a migliorare le vostre condizioni di salute. Determinante in questo caso è anche l’azienda farmaceutica a cui si fa riferimento, dato che le composizioni chimiche del farmaco cambiano da questo a quello catalogato come farmaco generico.

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