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Pantera: è morto Vinnie Paul, storico batterista della band

Da Redazione

Giugno 23, 2018

Pantera: è morto Vinnie Paul, storico batterista della band
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E’ morto Vinnie Paul, lo storico batterista e fondatore dei Pantera. Vincent Vinnie Albott all’anagrafe, è stato – insieme al fratello Dimebag Darrell (Darrell Lance Albott) – il fondatore dei Pantera, ma ha militato anche in altre formazioni, come Damageplan e Rebel Meets Rebel. Le cause della morte non sono state ancora precisate: a dare la notizia è stato lo stesso account ufficiale dei Pantera, attraverso un breve post che ha svelato la triste notizia. La famiglia del batterista chiede, per ora, privacy e rispetto in attesa che ci siano più sviluppi.

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La carriera

La carriera di Vinnie Paul inizia nel segno della musica. Vincent Vinnie Albott si approccia al mondo musicale grazie al padre, Jerry Albott. Jerry èun produttore e compositore discografico, appartenente però a un genere completamente diverso rispetto a quello che sarà proprio dei suoi figli. Il suo mondo, infatti, è il country: nonostante ciò, l’imput per la carriera musicale sia di Vinnie Paul che di Dimebag Darrell deriva senza alcun dubbio da lui.

La fondazione dei Pantera

Vinnie Paul fondò, nel 1981, la band che lo portò al successo: i Pantera. La fondazione dei Pantera avvenne attraverso il fratello Darrell Lance Albott (chitarrista), che all’inizio della sua carriera non era ancora conosciuto con il suo celebre soprannome, ma con lo pseudonimo di Diamond Darrell. Insieme ai due fratelli, nel progetto rientrano anche Rex Brown al basso e Terry Glaze alla voce.

La band esordisce, nel 1983, con il primo album in studio: Metal Magic. Tuttavia, i Pantera a cui si è abituati sono completamente diversi rispetto a quelli che si possono sentire in questo e nei due successivi album in studio (Projects in the Jungle, del 1984 e I am the Night, del 1985). Le sonorità della band richiamano ad un glam metal che pianta le sue radici nei Judas Priest, nei Van Halen e nei Kiss. Quando Phil Anselmo (che sostituirà Terry Glaze) subentrerà nella band nel 1988 il genere cambierà considerevolmente, avvicinandosi ad un power metal decisamente più aggressivo.

Il successo, tuttavia, viene raggiunto solo dopo qualche anno, quando la band cambia ancora e acquisisce le classiche sonorità che l’hanno resa celebre. Per Vinnie Paul l’apice del successo c’è nel 1994 dove, nel singolo Becoming, esegue un intricato groove con doppia cassa. Ancora oggi è considerato uno dei più belli e difficili da imitare alla batteria.

La carriera con i Damageplan e gli altri progetti

Ancora una volta, con il fratello Dimebag Darrell (con cui aveva già fondato i Pantera), Vinnie Paul fonda un’altra band: i Damageplan. Nel segno sempre del metal, con tendenze questa volta più groove, al progetto collaborano Patrick Lachman, Rob Halford (chitarrista ma, nella band, nelle vesti di cantante) e Bob Zilla al basso.

La band non arriva al successo sperato, realizzando soltanto un album in studio (New Found Power) per via di un tragico incidente che avvenne su un palco: un fanatico fan dei Pantera, nel 2004, sparò a Dimebag Darrell, togliendogli la vita. Dopo circa un anno e mezzo di inattività, Vinnie Paul decise di riprendere la sua carriera musicale, fondando prima un’etichetta (Big Vin Records) e poi un’altra band: Rebels Meets Rebels.

Con la terza band fondata dal batterista statunitense non si arriva ai tanto ambiti risultati: la band pubblica soltanto l’omonimo album, prima che Vinnie Paul si dedichi ad altro (fondando ancora un’altra formazione, Hellyeah, che ottiene un discreto successo anche nelle classifiche statunitensi).

Come è morto Vinnie Paul?

Un’altra tragedia, quindi, nell’arco di pochi anni per la famiglia Albott. Dopo la morte di Dimebag Darrell, ucciso sul palco nel 2004, è recente la notizia della morte di Vinnie Paul. A diffondere la notizia della morte del batterista statunitense è stata la stessa pagina ufficiale dei Pantera. In maniera essenzialmente telegrafica e scarna, la band ha fatto sapere della morte del suo fondatore, aggiungendo che le dinamiche e le cause della morte non sono ancora chiare.

Ci saranno, dunque, gli accertamenti necessari. Tutto ciò, avvisa la band, richiederà naturalmente del tempo, durante il quale la famiglia chiede privacy e rispetto.

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