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Pericolo Processionaria, come riconoscerla e cosa fare in caso di contatto

Da Redazione

Febbraio 28, 2017

Pericolo Processionaria, come riconoscerla e cosa fare in caso di contatto
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Da marzo e per tutta l’estate torna il pericolo Processionaria. I bruchi pelosi che camminano in fila indiana come se, appunto, fossero in processione, sono altamente urticanti e quindi pericolosi per cani, gatti e uomini. Come difendersi e riconoscere questo pericolo e cosa fare in caso di contatto? La Processionaria non bisogna toccarla e non bisogna permettere agli animali di avvicinarvici, in quanto possono provocare delle lesioni gravi. Pini, larici, cedri e querce sono terreno fertile per questi insetti molesti.

La Processionaria del pino fa parte dell’ordine dei lepidotteri, famiglia Notodontidae e il nome deriva dal fatto che a terra cammina in fila, creando una processione di bruchi. Questo tipo di insetto predilige i pini, ma anche larici e cedri. Il ciclo vitale di questo insetto parte dalle falene, che ad agosto emergono dal bozzolo nel suolo e vanno a cercare le piante per deporre le uova. Quando queste si schiudono, distruggono gli alberi ospitanti per nutrirsi e, verso ottobre, i bruchi urticanti cercano l’albero adatto per il loro nido. A primavera riemergono e cercano un posto dove fare il bozzolo per diventare falena. La Processionaria della quercia è la diretta cugina del pino, ma predilige spostarsi al tramonto e la notte, mentre di giorno stanno al riparo nei nidi situati sul tronco. Questi insetti urticanti possono provocare lesioni gravi a cani, gatti e uomini se toccati, ecco perché bisogna saper riconoscere il pericolo e cosa fare in caso di contatto.

I peli urticanti del bruco della Processionaria, a contatto con la pelle degli uomini, fanno sviluppare una forma di dermatite eritematosa papulosa e pruriginosa, ma i danni maggiori si hanno a contatto con occhi e mucose: cani e gatti usano il naso e la lingua e possono leccarsi e ingerire i peli, provocando dolore, infiammazione grave all’apparato digerente, necrosi della lingua, febbre, soffocamento, calo dell’appetito, vomito e diarrea con sangue e, a lungo andare, la morte. Per questo è basilare prestare le prime cure e sapere cosa fare in caso di pericolo. In primis, portare guanti e acqua dolce per prestare le prime cure, evitare le probabili zone in cui potrebbe essere presente l’insetto urticante e segnalare al Comune i bozzoli e i nidi sugli alberi per incendiarli. Se il cane o il gatto ha toccato un insetto, prendere subito dell’acqua dolce e lavare la parte per eliminare i peli indossando i guanti. Evitare di spruzzare l’acqua nella gola, perché si rischia di fargli ingoiare le parti urticanti. Poi, provvedere a chiamare il veterinario o la clinica più vicina: prima si interviene, più possibilità si ha di limitare i danni e salvare la vita ai nostri animali domestici.

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