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Poste Italiane: multa da 23 milioni di euro dell’Antitrust

Da Redazione

Gennaio 16, 2018

Poste Italiane: multa da 23 milioni di euro dell’Antitrust
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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato Poste Italiane per un importo pari a circa 23 milioni di euro. L’accusa è quella di abuso di posizione dominante nel mercato del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, ossia tutti quegli invii come estratti conto, avvisi di scadenza, bollette mandati ai clienti.

L’accusa dell’Antitrust

Nello specifico, l‘Antitrust ha affermato che il comportamento delle Poste Italiane parte già dal 2014 a danno dei clienti. Tale danno non è altro che l’aver offerto ai propri clienti finali condizioni economiche irreplicabili in particolare, per la ricezione in zone rurali e poco abitate del Paese, dove ci sta solamente Poste Italiane.

Inoltre, il gruppo ha messo su una strategia di recupero dei volumi di posta affidati alla concorrenza, utilizzando sconti e condizioni selettivi e di pura fedeltà condizionando gli sconti praticati ai clienti finali.

Secondo quanto è stato previamente confermato dall’indagine dell’Antitrust, questa strategia non rispettava i canoni concorrenziali, e di conseguenza ha causato concreti effetti sulle dinamiche competitive del mercato. Poste Italiane è infatti stata in grado di recuperare moltissimi clienti, potendo così aumentare ancor più la propria quota di mercato, a danno di altri operatori postali partecipanti nel mercato.

Il ricorso al TAR delle Poste

La società ha sua volta si è difesa dalle accuse e si dice pronta a fare ricorso, in quanto ritiene di aver sempre adito un comportamento adatto alle regole di mercato.

Poste Italiane è quindi intenzionata a fare ricorso al Tar in merito a quesra sanzione irrorata dall’Antitrust contestandone la validità. In particolare risulta inidonea la cifra pretesa come sanzione amministrativa, a causa della gravità e della durata dell’infrazione. Essa equivale esattamente ad un importo di euro 23.126.057.

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