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Quanto conta davvero la pubblicità oggi?

Da Redazione

Dicembre 18, 2018

Quanto conta davvero la pubblicità oggi?
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La pubblicità è uno degli strumenti più importanti attraverso cui un’azienda può auspicare a sviluppare e supportare le proprie strategie di marketing. Spesso tuttavia si sottovaluta la sua importanza, anzi vengono travisate le sue caratteristiche e potenzialità, fino poi a distorcere completamente l’uso che se ne fa.

Sicuramente sponsorizzate è dettato dal fatto che la gente ha bisogno di qualcosa, e in quanto tale, la pubblicità fa leva sulle esigenze dell’individuo, fino al punto di creare addirittura delle nuove necessità. Questo è un po’ il trucco di una buona campagna, che servendosi di ogni mezzo disponibile, roll up, bandierine, e quant’altro, tutto reperibile su www.pgteam.eu, sfrutta la debolezza delle persone per arrivare nelle loro case.

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La pubblicità influenza davvero le persone?

Tuttavia la continua crisi e le spese non indifferenti che affrontano di volta in volta le imprese, spingono queste ultime a tagliare gli investimenti pubblicitari. Quasi a considerarli come uno strumento di cui possono tranquillamente fare a meno, ma che, in vero, ha il potere di cambiare le cose e di inevitabilmente influenzare davvero le persone

Se fatta in un determinato modo, in maniera veritiera e trasparente, ma anche un poco furba, la pubblicità potrebbero ribaltare i comportamenti sociali e di consumo, spingendo ad esempio, ad optare per una marca piuttosto che per un’altra. Orientando cioè la massa verso determinate scelte necessarie.

La pubblicità è parte integrante del marketing

Viene da sé che, la pubblicità sia parte integrante del marketing, lo completa e lo coadiuva nel raggiungimento di uno scopo: la vendita ai Dini dell’introito. Essa infatti ha, se pure in modo incompleto, una capacità distributiva tale da mettere in bilico l’andamento del mercato, un po’ come se fosse in grado di parlare agli altri affinché gli stessi si convincano ad acquistare.

In fondo la storia pubblicitaria è vecchissima, si può far risalire la sua sostanza ai tempi di Aristotele, o ai tempi degli egizi. Quando ad esempio questi costruivano le piramidi per pubblicizzare la grandezza del faraone.

La fama vera è propria è arrivata solo all’inizio del secolo scorso, quando si è entrati nell’ottica che sponsorizzare voleva dire coinvolgere gli individui nella società in via di industrializzazione. Ed oggi invece, che la parola d’ordine è diventata marketing, non resta altro che affidarsi al mondo pubblicitario per favorire il successo di un’attività.

Come fa la pubblicità a cambiare le persone

C’è da dire che la pubblicità è in grado si intervenire sul subconscio, condizionando le menti e il pensiero. Porta inevitabilmente a pensarla in un determinato modo, stimolando nelle persone un pensiero subliminale, e colpendo la fantasia delle stesse. Gli investitori pubblicitari entrano in contatto con i destinatari del messaggio che vogliono trasmettere, quasi a voler indicizzare la forma mentis verso quella specifica strada.

Non a caso infatti sono stati molti i pubblicitari a favorire con i loro atteggiamenti la forza delle immagini che servono appunto a mettere in risalto un bene o un servizio. Lasciando su ciò che evidenziano un alone di mistero, per spingere le persone ad incuriosirsi, la pubblicità è un mezzo di massima potenza che condiziona e manipola la volontà dei destinatari della comunicazione da essa veicolata.

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