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Referendum Autonomia Veneto e Lombardia: cosa succede col trionfo del sì

Da Redazione

Ottobre 23, 2017

Referendum Autonomia Veneto e Lombardia: cosa succede col trionfo del sì
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Il Veneto e la Lombardia hanno votato Sì al referendum per l’autonomia: cosa cambia per queste due Regioni Italiane

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Referendum Autonomia Veneto e Lombardia, cosa cambia con la vittoria del Sì

Autonomia, una parola che può prestarsi a numerosi significati. Nel caso del referendum per l’autonomia di Veneto e Lombardia, non tutti sanno esattamente di cosa si stia parlando. Di una libertà come quella concessa dall’Italia alle province autonome di Trento e Bolzano, come va ripetendo il governatore Luca Zaia, o quella che hanno le Regioni a Statuto Speciale, come ad esempio il Friuli Venezia Giulia, libertà depotenziata e quindi meno ambita? O un modello nuovo cucito su misura per i lombardi e i veneti basandosi sugli articoli 166 e 117 della Costituzione, ovvero il regionalismo differenziato?

Referendum Veneto e Lombardia, cosa sono le Regioni a Statuto Speciale

Facciamo chiarezza: non tutte le Regioni a Statuto Speciale sono uguali, ma esiste un filo comune, ovvero che la finanza delle Province autonome di Trento e Bolzano, come quella di Sicilia, Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Valle D’Aosta non è derivata. Significa che non è basata su trasferimenti stabiliti di anno in anno da Roma, tagli compresi, bensì compartecipata a quota fissa e senza vincolo di destinazione. Anche Veneto e Lombardia, come le altre Regioni ordinarie, compartecipa all’IVA e Irpef, ma le relative risorse sono vincolate e non si possono usare liberamente.

Veneto e Lombardia diventano Regioni autonome a Statuto Speciale?

A godere dell’autonomia maggiore è la Sicilia, seguita dalla Valle D’Aosta e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Ovviamente, ogni regione deve usare e amministrare le risorse liberamente, e capita che un territorio come quello siciliano versi in difficoltà croniche, mentre un altro è il Paradiso in terra. Le più deboli tra le Regioni Speciali nell’amministrazione e ripartizione delle risorse sono Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Ma quindi, Veneto e Lombardia diventeranno a Statuto Speciale? No, ma dovrebbero seguire ciò che gli articoli 116 e 117 della Costituzione stabiliscono, ovvero la trattativa Stato-Regione, già avviata in Emilia-Romagna. Intanto, il Governatore Zaia ha spedito a Roma il plico con la richiesta di avere competenza su 23 materie su cui ripartire le risorse in maniera autonoma.

 

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