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Sciopero dei taxi in Italia, ecco quali sono le città che si fermeranno domani

Da Redazione

Novembre 20, 2017

Sciopero dei taxi in Italia, ecco quali sono le città che si fermeranno domani
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Domani, 21 novembre, scatta il nuovo sciopero dei taxi in Italia. Secondo quanto reso noto dalle sigle sindacali coinvolte i lavoratori del settore hanno richiesto un intervento urgente da parte del Governo. Ma quali sono le città che si fermeranno?

Sciopero dei taxi, da Milano a Roma perché gli autisti si fermeranno?

Negli ultimi mesi sempre più autisti in Italia hanno deciso di manifestare contro lo Stato. Il perché di quanto detto è davvero molto semplice dato che questi hanno deciso di avviare un nuovo sciopero dei taxi al fine di far capire al Governo la necessità di dover intervenire urgentemente con un regolamento per tutelare chi lavora nel settore. Ricordiamo che sono tanti gli autisti di taxi abusivi in Italia che ormai da troppo tempo hanno creato una concorrenza svantaggiosa per coloro che hanno deciso di investire su questa licenza. Per questo motivo domani mattina alcune città, da Milano a Roma, migliaia di autisti hanno deciso di aderito allo sciopero dei taxi.

Tassisti in sciopero, le firme sindacali: “Regole solo per alcuni”

Da domani i tassisti in sciopero nella nostra nazione saranno quelli di Milano, Bologna e Roma. Come abbiamo spiegato prima è una mancata regolamentazione dettagliata riguardante la gestione “lavorativa” di chi anni lavora nel settore e che da tempo è costretta a fronteggiare la concorrenza dei tassisti abusivi. A supportare lo sciopero dei taxi in Italia sono le firme sindacali della Unica-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl-Taxi, Federtaxi-Cisal e Usb-Taxi. In un comunicato stampa hanno reso noto: “Il servizio Taxi, in assenza di regole certe che dovrebbero essere ripristinate dal decreto attuativo, subisce giornalmente l’assalto di soggetti che utilizzano impropriamente i titoli autorizzativi, nonché attacchi da parte di soggetti strutturati e supportati da multinazionali. La Categoria non è più disposta a operare in contesto senza regole o peggio con regole solo per alcuni”.

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