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Scuola, polemica maestri italiani: stipendio uguale a insegnanti in Europa

Da Redazione

Agosto 18, 2017

Scuola, polemica maestri italiani: stipendio uguale a insegnanti in Europa
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Una doppia petizione rilancia il tema delle buste paga degli insegnanti della scuola primaria

Guadagnare quanto i colleghi della UE e avere retribuzioni e ore di lavoro equiparate in ogni ordine di istituto, università comprese: è questo il tema della doppia petizione che in pochi giorni è arrivata a oltre 5mila firme che rilancia la polemica buste paga dei docenti italiani. Una discriminazione bella e buona, visto che per insegnare in Italia occorre la laurea, oltre a specializzazioni e master. Al concorso inoltre si richiedono competenze di informatica ed inglese, eppure uno stipendio di un insegnante italiano  della scuola primaria vale meno dei colleghi in Europa che insegnano alle medie, alle superiori e alle università.

La polemica estiva dei maestri dell’infanzia e della scuola primaria è partita lanciando due petizioni alla vigilia di Ferragosto in un noto sito, le quali in pochi giorni sono arrivate alla media di 5mila firme. Sono due le richieste: una petizione, sostenuta da insegnanti di ogni ordine e grado, reclama stipendi uguali ai colleghi europei; mentre l’altra vuole l’equiparazione delle buste paga e delle ore di lavoro tra chi sale in cattedra in Italia, dalla scuola materna all’università. In realtà quest’ultima è una provocazione, ma fa già discutere e accende i riflettori sulle basse retribuzioni dei docenti italiani che ora, grazie ai social, possono far sentire la loro voce e chiedere attenzione al Ministero dell’Istruzione, a cui sono rivolte le due raccolte di firme. D’altronde, anche per insegnare all’asilo e alla scuola primaria ci vuole la laurea, perché la busta paga deve essere minore di un docente universitario o della scuola secondaria?

Doppia petizione per i docenti italiani, perché questa polemica

Per capire meglio il motivo della polemica degli insegnanti di scuola primaria sul loro stipendio, bisogna analizzare un po’ di numeri: inizio carriera un insegnante di scuola primaria guadagna 22.394 Euro lordi, a fine carriera arriva a 32.924, secondo dati che si riferiscono al 2013-14. I docenti di scuola media partono come i colleghi delle superiori: 24.141 Euro a inizio carriera; ma i primi arrivano a 36.157 Euro mentre i secondi raggiungono i 37.799 Euro con 35 anni di contribuzione. E qui casca l’asino, visto che chi promuove la petizione ricorda le 24 ore settimanali di insegnamento previste per i maestri di scuola primaria, contro le 18 per medie e superiori. Inoltre, più piccoli sono gli alunni, maggiori sono le responsabilità di formazione dei docenti, visto che tutti riconoscono la fascia di età più importante per lo sviluppo dei piccoli studenti come quella tra i 3 e i 10 anni. Ma non è tutto: gli stipendi in Italia di chi insegna sono i più bassi d’Europa, visto chi insegna alle superiori nel Belpaese prende 24.846 Euro contro i 33.887 percepiti dai colleghi spagnoli, i 34.286 in Svezia sino ai 40.142 Euro in Germania. Pur apprezzando la libertà di insegnamento in Italia, il salario non risulta adeguato al curriculum dei docenti, come si legge nelel testimonianze.

 

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