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Sindrome del bambino scosso, perché è pericolosa?

Da Redazione

Novembre 09, 2017

Sindrome del bambino scosso, perché è pericolosa?
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La campagna “Non scuoterlo!” è diventata virale perché molti genitori ignorano i sintomi della sindrome del bambino scosso. Ci sono alcuni sintomi che devono essere valutati con attenzione perché in alcuni casi l’esito può essere fatale per il bambino.

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Che cos’è la sindrome del bambino scosso?

La sindrome è diffusa soprattutto negli Stati Uniti dove si stima che ben il 30% dei lattanti ne sia vittima. La Shaken Baby Syndrome riguarda una serie di disturbi che può accusare il bambino a seguito di movimenti ripetuti e nel peggiore dei casi di maltrattamenti.

Non scuoterlo!

Terre des Hommes ha promosso la prima campagna nazionale per informare i genitori dei rischi della sindrome da bambino scosso attraverso uno spot che ha come protagonista l’attore Alessandro Preziosi. Nel nostro paese il fenomeno è ancora poco conosciuti e non ci sono dati sui casi individuati. Sul sito nonscuoterlo.it ci sono tutte le informazioni sui sintomi, come intervenire e i riferimenti delle strutture ospedaliere dove rivolgersi in caso di necessità. Quando il bambino viene scosso in maniera violenta c’è un’alterazione immediata delle funzioni vitali, il battito rallenta e ha difficoltà a respirare. Gradualmente possono verificarsi anche emorragie cerebrali, spinali e retiniche e, a distanza di diverse settimane, atrofia del cervello. Per essere fatale l’evento deve essere protratto nel tempo e sempre violento. Nei primi anni di vita la sindrome del bambino scosso è la principale causa di morte.

Sindrome del bambino scosso: educare i neogenitori è importante

Tutti i genitori amano i propri figli ma sappiamo che a volte la rabbia prende il sopravvento e quando succede spesso si deve chiedere aiuto. È difficile capire un bambino che piange e i neonati lo fanno per ore, mettendo a dura prova la pazienza dei genitori. Alessandra Kustermann, direttore SVSeD, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, ha spiegato che è importante educare i genitori che vivono la loro prima esperienza a comportamenti corretti per calmare il bambino quando piange.

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