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Talco cancerogeno, J&J condannata a maxi risarcimento

Da Redazione

Agosto 22, 2017

Talco cancerogeno, J&J condannata a maxi risarcimento
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Donna malata di cancro alle ovaie riceve 417 milioni di dollari dal colosso farmaceutico

Una giuria di Los Angeles ha condannato il gigante farmaceutico Johnson & Johnson a versare un maxi risarcimento a una donna malata di cancro alle ovaie. Eva Echevarria ha fatto causa alla multinazionale, con l’accusa di essersi ammalata a causa della polvere di talco della J&J, la quale è risultata cancerogena.

La società però ha già annunciato che farà ricorso alla sentenza che condannerebbe la J&J a risarcire la donna affetta da tumore con 417 milioni di dollari: secondo i suoi legali, non esiste nessun legame tra il borotalco e la malattia, ma negli USA sono migliaia le cause contro l’azienda farmaceutica. Tanti clienti hanno citato in giudizio la Johnson & Johnson, rea di non essere stati avvertiti dei rischi della polvere di talco. Inoltre, il maxi risarcimento di 417 milioni di dollari per una donna affetta da cancro ovarico è solo l’ultimo di una lunga serie.

Talco della Johnson & Johnson cancerogeno, i rischi

Nell’ottobre scorso un tribunale di St. Louis, nel Missouri, ha riconosciuto a una donna malata di tumore alle ovaie il diritto a ricevere dalla Johnson & Johnson un risarcimento di oltre 70 milioni di dollari. Stesso motivo alla base della sentenza del febbraio scorso che ha condannato l’azienda a pagare ben 72 milioni di dollari alla famiglia di Jackie Fox, una donna morta in seguito ad un cancro ovarico. Ma altre cause analoghe invece sono state rigettate in New Jersey da giudici che hanno ritenuto impossibile verificare il legame fra l’uso del prodotto e l’insorgenza del cancro. Ma il borotalco è veramente cancerogeno? Secondo gli ultimi studi, si è verificato un lieve aumento di incidenza di tumori alle ovaie e alla prostata, qualora si usi il borotalco nella zona pelvica e all’interno delle parti intime per un tempo molto prolungato (per esempio, molti anni, visto che una volta era considerato un toccasana dopo il bagno o la doccia), ma ancora non è chiaro il meccanismo alla base di questa correlazione. Anche perché non ci sarebbe nessun rischio se la polvere bianca viene applicata in altre aree del corpo.

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