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Terrorismo su Telegram, chiuse chat pro ISIS

Da Redazione

Aprile 07, 2018

Terrorismo su Telegram, chiuse chat pro ISIS
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Tra le file della chat appartenente a un filone del famoso gruppo terroristico anche un minorenne italiano di origine algerina risiedente in Friuli: diffusi messaggi di propaganda tradotti in italiano allo scopo di reclutare nuovi membri attraverso la cyber Jihad.

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Terrorismo Telegram, fermato minorenne

Brutta news di attualità: la sezione Cyberterrorismo della Polizia Postale di Trieste e della Digos del capoluogo friulano in collaborazione con il nucleo della Provincia di Udine ha fatto partire le indagini da dicembre 2016 allo scopo di individuare i membri del canale Khalifah News Italy. Dietro c’era un minorenne italiano di origini algerine, il quale attualmente è stato denunciato con l’accusa di aver compiuto attività di proselitismo a favore del gruppo terroristico dell’ISIS mediante diffusione e traduzione di contenuti propagandistici quali video e messaggi con traduzione italiana, con l’aggravante dell’ausilio di mezzi informatici e telematici, visto che sono stati diffusi attraverso Telegram.

La Jihad attraverso Telegram

Il ragazzo, da quanto è emerso dalle indagini, avrebbe tradotto diversi messaggi di propaganda dell’ISIS pubblicati sul canale Telegram che aveva creato, come d’uso fare tra i lupi solitari che dirigono cellule terroristiche presenti in Italia ed Europa. Le chat presenti non lasciano dubbi sull’origine e significato dei vari messaggi, come ad esempio uno dei partecipanti chiedeva come si potrebbe fare a nascondere una cintura esplosiva attraverso le porte automatiche.

Percorso di recupero dalla cyber Jihad

Il minorenne denunciato sarà avviato a un percorso di deradicalizzazione. Dopo aver accertato le sue responsabilità, la Polizia e la Procura Minorile di Trieste hanno dato inizio a un percorso di recupero dal cosiddetto cyber Jihad. Il giovane sarà affiancato anche da un Imam pallo scopo di apprendere i veri fondamenti dell’Islam. Questo percorso è il primo che si attua in Italia e sarà importante sia per un recupero del ragazzo, sia per capire i meccanismi di reclutamento attuati dall’ISIS attraverso Telegram e altre app.

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