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Udine, omicidio Nadia Orlando: concessi i domiciliari al killer dopo 57 giorni

Da Redazione

Settembre 27, 2017

Udine, omicidio Nadia Orlando: concessi i domiciliari al killer dopo 57 giorni
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Per l’omicida Francesco Mazzega solo gli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico a Muzzana del Turgnano, arrestato mentre vagava con il cadavere della ragazza in auto in provincia di Udine. I genitori di Nadia Orlando e la comunità di Vidulis di Dignano sono sconcertati.

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Omicidio Nadia Orlando, a Francesco Mazzega concessi i domiciliari a Muzzana

Il cadavere di Nadia Orlando, ragazza friulana di 21 anni, giaceva dentro l’auto del suo fidanzato, Francesco Mazzega. Il ragazzo ha guidato per ore con la “sua” donna a fianco, ormai senza vita. E’ stato lui, di sua spontanea volontà, a consegnarsi alla Polizia Stradale di Palmanova, in provincia di Udine. Un omicidio molto cruento che ha scosso l’opinione pubblica a livello nazionale, l’ennesimo femminicidio in Italia. Per i genitori della ragazza, l’ennesima pugnalata: da due giorni il killer della loro figlia si trova agli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico a Muzzana del Turgnano, a casa dei suoi genitori.

Omicidio Nadia Orlando, perché sono stati concessi i domiciliari al killer

Francesco Mazzega e Nadia Orlando lavoravano nella stessa azienda. Dopo meno di due mesi da quando commise l’omicidio, dopo 47 giorni trascorsi in carcere, gli sono stati concessi i domiciliari. Mazzega non passò un periodo iniziale in ospedale, ricoverato per prevenire atti di autolesionismo o peggio, di togliersi la vita.  Gli arresti domiciliari furono disposti dal Tribunale del Riesame di Trieste già a fine agosto, dopo circa un mese dall’omicidio, ma l’applicazione ha dovuto attendere la disponibilità di un braccialetto elettronico, che tardava. Dapprima, l’omicida è stato detenuto nel carcere di Udine e di Palmanova.

Omicidio Nadia Orlando, genitori sconcertati

La famiglia di Nadia Orlando, dopo aver saputo della decisione del Tribunale del Riesame, ha definito al sentenza un pugno nello stomaco e un beneficio ingiustificato, visto l’efferato omicidio. Rabbia, sconcerto e incredulità attanagliano i poveri genitori, che sottolinea ancora una volta come le motivazioni giuridiche non si mischino mai con le emozioni umane. Eppure, il killer non ha mai dimostrato segni di pentimento.

Omicidio Nadia Orlando, Francesco Mazzega potrebbe tornare in carcere

Il procuratore di Udine, dopo aver appreso l’ordinanza degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico del Tribunale di Trieste, vuole mettere in evidenza il fatto gravissimo e che Francesco Mazzega possa ripetere fatti del genere. I giudici, però, hanno ritenuto che con l’omicidio di Nadia Orlando il pericolo di replica è sufficientemente salvaguardato dall’obbligo del braccialetto elettronico, allo scopo di impedire la reiterazione del reato. Il paese natale di Nadia, Vidulis di Dignano, in provincia di Udine, ha lanciato una petizione per opporsi alla decisione del Tribunale e la stessa Procura sta preparando il ricorso in Cassazione.

 

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