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Vienna, aperto il museo della contraccezione in onore a Freud

Da Redazione

Marzo 05, 2018

Vienna, aperto il museo della contraccezione in onore a Freud
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A Vienna è stato aperto un piccolo museo della contraccezione e dell’aborto. Con l’uso di 2000 oggetti e immagini, vengono messe in mostra le tappe che hanno costretto alla rottura della relazione tra sessualità e fertilità. Una relazione che per Sigmund Freud è stato uno dei più fondamentali traguardi del genere umano.

Museo della contraccezione, il percorso della sessualità nella storia

A Vienna apre un piccolo museo che racconta, con oggetti e immagini, la storia della contraccezione e dell’aborto, ripercorrendo tutte le tappe che hanno portato alla separazione tra sessualità e riproduzione.

Una relazione che Sigmund Freud fondatore della psicoanalisi, pensava fosse uno dei più importanti traguardi dell’umanità. Il museo della contraccezione e dell’aborto, fu voluto nel 2003 dal medico e ginecologo Christian Fiala negli spazi all’interno di una ex clinica per aborti e diviso in due stanze, l’una dedicata alla contraccezione, l’altra all’interruzione di gravidanza.

L’obiettivo del museo

L’obiettivo del museo è dare una spiegazione di come, attraverso il corso del tempo, si sia cercato di interrompere il legame tra sessualità e fertilità. Un qualcosa fortemente voluto purtroppo dalla nascita dei metodi contraccettivi, che hanno consentito di vivere la sessualità svincolata dalla riproduzione. Il museo, unico nel suo genere, attraverso oltre 2000 oggetti e 1100 immagini e libri rari, mostra la storia del controllo delle nascite e con dei tour guidati interattivi spiega anche alle nuove generazioni l’importanza di una sessualità responsabile.

Spesso i metodi contraccettivi conosciuti erano vietati dai governi e dalla Chiesa, l’unica chance per il controllo delle nascite era il ricorso all’aborto clandestino. Senza assumere una posizione a riguardo, il museo espone gli oggetti che hanno fatto la storia della contraccezione e dell’aborto.

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