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Visita Fiscale e Malattia, sarà il computer a scovare gli assenteisti

Da Redazione

Agosto 29, 2017

Visita Fiscale e Malattia, sarà il computer a scovare gli assenteisti
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Sarà un algoritmo del software Savio a decidere, in maniera casuale, chi verrà sottoposto alla visita fiscale per malattia: è l’arma segreta in mano all’INPS per combattere il fenomeno dell’assenteismo

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Algoritmo INPS, novità software Savio

Un algoritmo in grado di elaborare degli indici di rischio sui lavoratori assenti dal lavoro causa malattia, ma che invece sono sani come un pesce, a parte essere affetti da pigrizia cronica. L’arma segreta per combattere l’assenteismo, soprattutto nella Pubblica Amministrazione, viene già chiamato il cervellone dell’INPS. È una delle tante novità del Polo unico delle visite fiscali presentato dall’Istituto di previdenza e che diventerà efficacemente operativo il primo settembre. Molto cambierà per i dipendenti pubblici, pochissimo per quelli privati, ma neanche loro sono al sicuro: i controlli sulle malattie sono già da tempo effettuati dall’INPS, mentre per gli statali invece, le competenze da venerdì prossimo passeranno ufficialmente dalle Asl all’Istituto guidato da Tito Boeri.

Visita fiscale e malattia INPS, addio alle assenze dei dipendenti pubblici

La prima novità, rispetto al passato, è che i controlli sulle assenze dei dipendenti pubblici, potranno essere effettuate anche d’ufficio. Fino ad oggi non era così. Era il dirigente che doveva chiedere il controllo da parte del medico fiscale. I controlli saranno a campione e decisi casualmente dal software Savio in dotazione dell’INPS, per permettere di fare i controlli a sorpresa previsti dalla riforma del pubblico impiego. L’obiettivo primario è di sconfiggere il fenomeno delle assenze seriali del lunedì e quelle a cavallo delle festività e dei ponti.

Riforma INPS visite fiscali e malattia, gli orari e le novità

La riforma delle visite fiscali è nata proprio per rispondere ad alcuni casi di cronaca che hanno fatto particolare scalpore, come l’assenza di massa dei vigili urbani di Roma alla vigilia del Capodanno di due anni fa, o, quello più recente, dell’impiegata comunale di Venezia, la quale durante l’orario di lavoro portava a spasso il cane. Per adesso, invece, gli orari di controllo resteranno immutati e ministero del lavoro ha inviato al Consiglio di Stato il decreto interministeriale che disciplina le nuove visite fiscali. L’orario di reperibilità per gli statali resti di sette ore, dalle nove alle tredici la mattina, e dalle quindici alle diciotto il pomeriggio. Per i lavoratori privati, invece, i controlli potranno essere effettuati, come già accade oggi, dalle dieci alle dodici e dalle diciassette alle diciannove. Non è escluso, però, che in futuro ci posano essere dei cambiamenti per uniformare le due categorie. La riforma del pubblico impiego prevede anche che le visite fiscali possano ripetersi: il medico potrà bussare alla porta di casa del lavoratore anche più volte se la malattia ha una durata di diversi giorni, in quanto il software sorteggia in modo casuale mediante un algoritmo. Importante novità per gli impiegati pubblici: in caso di assenza, saranno convocati per una visita ambulatoriale.

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