Colori a pastello cancerogeni. Ecco quali sono le marche
Da Redazione
Ottobre 09, 2018
Secondo uno studio, i colori a pastello avrebbero al loro interno delle sostanze cancerogene e sarebbero pericolosissime per i bambini più piccoli. Vediamo insieme quali sono le marche più a rischio.
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Lo studio sui colori a pastello è tedesco
Lo studio tedesco, per quanto riguarda i colori a pastello, già era stato effettuato qualche anno fa, senza però ottenere grande risalto. Ma questa volta la ricerca è stata sottoposta alla cosiddetta lente di ingrandimento ed è stata presa in considerazione da una nota rivista scientifica tedesca
Un gruppo di ricercatori del Centro di ricerca di tossicologia della Technishen Universitat della città di Dortmund ha dimostrato come quasi tutte le marche più famose di colori a pastello utilizzino all’interno di essi delle sostanze tossiche e nocive per i più piccoli.
Le sostanze presenti nei colori a pastello hanno molti componenti negativi tra i quali anche quelli cancerogeni che, se ingeriti dai bambini, possono causare seri danni di salute. Le particelle in questione sono le ammine aromatiche e gli idrocarburi policiclici aromatici.
L’elenco delle marche dei colori a pastello
L’elenco completo delle marche dei colori a pastello che sarebbero più nocivi per i bambini sono state pubblicate dalla nota rivista tedesca e portato all’attenzione dei genitori. Nell’analisi della ricerca tedesca, possiamo vedere che più della metà dei 15 marchi presi in considerazione per lo studio utilizzano queste sostanze nocive.
Le marche che hanno una buona qualità e rispettano le regole della fabbricazione secondo il giornale sono: Bic, Real, Eagle Kreativ e ancora la Staedtler e infine Binney & Smith.
Le marche invece, considerate dallo studio e dalla rivista più pericolose sono: Fila, Pelikan, Stabilo, Tedi, Ses, Lamy e Faber-Castel, che sono sul commercio quelle più note e più acquistate dalle famiglie.
I limiti dell’unione Europea
Le sostanze utilizzate nei colori a pastello dalle varie aziende sono comunque accettate dalla Unione Europea entro, però, certi limiti. Quello che lo studio contrasta è l’utilizzo costante di questa tipologia di colori, poiché i bambini vengono molto a contatto con le matite a pastello e il timore è quello che, a lungo andare, si possa entrare a contatto con delle piccole particelle in esse presenti. Il rischio è anche quello di ingerirne involontariamente minime quantità, fonte di gravi problemi fisici.
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