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Decreto dignità approvato: il testo e le novità

Da Redazione

Luglio 03, 2018

Decreto dignità approvato: il testo e le novità
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Il Decreto Dignità prevede alcuni ritocchi al redditometro, la scadenza dello spesometro al 28 febbraio e niente più split payment per i professionisti. Inoltre è stata rivista la norma sulle delocalizzazioni per con multe da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto mentre resta la stretta per chi trasferisce l’attività in uno dei paesi extraeuropei.

Contenuti

Decreto Dignità: come cambia il contratto a tempo determinato

I primi due articoli del Decreto Dignità si concentrano sul contratto di lavoro a tempo determinato. La durata massima non è più di 36 ma di 24 mesi e non possono essere fatti più di 4 rinnovi, ioltri dopo i primi 12 mesi si deve indicare la causale per proseguire il contratto. L’obiettivo è quello di combattere il precariato riservando i contratti a tempo determinato solo per reali necessita. Le forme di contratto stabili prevedono invece un aumento dell 0,5% del contributo addizionale che è pari all’1,4% della retribuzione imponibile a fini previdenziali ed è a carico del datore di lavoro.

Decreto Dignità: addio Jobs Act?

L’articolo 3 del Decreto Dignità stabilisce che l’indennità per i lavoratori licenziati ingiustamente deve passare da 24 a 36 mesi con un aumento del 50% dell’indennizzo. Il Jobs Act aveva modificato le norme sui licenziamenti superando il reintegro previsto dall’art. 18 per i licenziamenti senza giusta causa. Dal 7 marzo 2015 per le nuove assunzioni, il reintegro restava in caso di licenziamento discriminatorio, nullo o disciplinare. Negli altri casi invece era previsto un indennizzo economico.

Decreto Dignità: misure contro la ludopatia

Il Decreto Dignità contiene delle misure contro l’azzardopatia e si parte con lo stop a “qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro”. L’entrata in vigore del provvedimento comprende il divieto di pubblicità di giochi e scommesse su qualunque mezzo, sono escluse le lotterie nazionali e le estrazioni in differita, le sanzioni partono da 50 mila euro.

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