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Doping: aumenta il ricorso dell’aiutino “fai da te”

Da Redazione

Aprile 13, 2018

Doping: aumenta il ricorso dell’aiutino “fai da te”
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Sportivi, non professionisti, giovani: tutti com la mania del doping. E il luogo dello “spaccio”? Spesso è la palestra, e poi c’è Internet, dove non si può verificare la fonte e la composizione. I più consumati sono gli anabolizzanti ma anche amfetamine, coca ed exstasy.

Doping: aumenta l’uso del “fai da te”

Se non si sa o non si considera di avere malattie e/o un mix di sostanze può essere una tomba per la salute. È questo che porta il mercato illegale del doping di cui è stato parlato durante il 18° Congresso nazionale della Società italiana di tossicologia, che ha avuto termine nei giorni scorsi a Bologna.

Ormai negli anni più recenti si è verificata un aumento esponenziale del fenomeno doping poiché l’uso delle sostanze performanti non è più tanto circoscritto al mondo degli atleti professionisti ma si è diffuso negli ambiti sportivi amatoriali.

Tra i più utilizzati, ci sono pure gli steroidi anabolizzanti per aumentare la massa muscolare, con il rischio che un eccessivo aumento dei muscoli possa causare lo stiramento o la rottura del tendine coinvolto.

Molto usati anche psicostimolanti come amfetamina, cocaina, ecstasy, efedrina, con gli effetti che tutti sappiamo cosa provochino.

Doping e lo spaccio su internet

A peggiorare le cose si mette lo spaccio su Internet nel 36% dei casi (in questo caso non è possibile verificare la fonte originale e quindi la composizione effettiva: il prodotto spesso non contiene quanto dichiarato in etichetta), palestre nel 10%, e così via.

L’assunzione di queste sostanze non è supervisionata dal medico curante o a quello sportivo e dunque priva della supervisione di un esperto che possa controllare il rischio di questi interventi fai-da-te sul proprio organismo.

Essendo una pratica fai da te, l’atleta non è sa che l’assunzione di certe compresse o certi “farmaci” potrebbe essere nocivo a maggior ragione se è affetto da malattie che non sa di avere. Non a caso nel 13% dei casi sportivi che assumono doping sono anche in terapia con benzodiazepine (ansiolitici), antiepilettici, antidepressivi, e così via.

 

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