FBI lancia l’allarme: TikTok mette a rischio la sicurezza nazionale
Da Redazione
Dicembre 03, 2022
Il direttore dell’FBI lancia l’allarme: TikTok potrebbe rappresentare un problema per la sicurezza nazionale. La preoccupazione dei servizi segreti deriva dall’idea che l’app sia controllata direttamente da Pechino e potrebbe essere utilizzata come mezzo per le operazioni spionaggio.
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FBI sulla sicurezza nazionale e TikTok
Il direttore dell’FBI Chris Wray ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza nazionale a causa di TikTok, e avverte che il controllo della popolare app di condivisione video è nelle mani di un governo cinese “che non condivide i nostri valori”.
Wray ha affermato che l’FBI si preoccupa del fatto che i cinesi abbiano la capacità di controllare l’algoritmo dell’app, “che consente loro di manipolare i contenuti e, se lo desiderano, di utilizzarli per operazioni di influenza“. Ha anche affermato che la Cina potrebbe utilizzare l’app per raccogliere dati sui propri utenti che potrebbero essere utilizzati per le tradizionali operazioni di spionaggio.
“Tutte queste cose sono nelle mani di un governo che non condivide i nostri valori e che ha una missione che è molto in contrasto con ciò che è nel migliore interesse degli Stati Uniti. Questo dovrebbe preoccuparci”, queste le parole di Wray alla Gerald R. Ford School of Public Policy dell’Università del Michigan.
TikTok di nuovo nel mirino degli USA
Le preoccupazioni manifestate dall’FBI sul controllo dell’algoritmo di TikTok da parte di Pechino non sono una novità: l’app e il suo funzionamento sono oggetto di dibattito a Washington già da tempo.
Facendo un passo indietro nel tempo si ricordi che nel 2020 l’amministrazione Trump, preoccupata per l’influenza del governo cinese sull’algoritmo di TikTok, aveva minacciato di vietare l’app negli Stati Uniti e aveva fatto pressioni su ByteDance perché vendesse TikTok a una società statunitense.
Stati Uniti in trattativa con TikTok
Sembra che al momento i funzionari statunitensi e la società siano in trattativa su un possibile accordo che risolva i problemi di sicurezza americani, un processo che secondo Wray si sta svolgendo tra le agenzie governative statunitensi.
Brooke Oberwetter, il portavoce di TikTok, in una dichiarazione inviata via e-mail avrebbe dichiarato: “Sebbene non possiamo commentare i dettagli di quelle discussioni riservate, siamo fiduciosi di essere sulla buona strada per soddisfare pienamente tutte le ragionevoli preoccupazioni di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e abbiamo già compiuto passi significativi verso l’implementazione di tali soluzioni”.
Intanto, comunque, TikTok fa presente che nonostante l’app sia di proprietà di ByteDance con sede a Pechino, ad offrire il servizio negli Stati Uniti è “TikTok Inc.”, società statunitense vincolata dalle leggi degli Stati Uniti.
Infine, per mitigare le preoccupazioni dell’FBI e del governo americano, in una seduta del Senato di settembre è intervenuta Vanessa Pappas, direttrice operativa di TikTok, affermando che la società protegge tutti i dati degli utenti americani e che i funzionari del governo cinese non vi hanno accesso: “Non condivideremo mai i dati, punto”.
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