Che cosa vuol dire “Finire in vacca”?
Da Redazione
Marzo 05, 2020
La lingua italiana è piena di detti e proverbi che vengono applicati quotidianamente a delle azioni subite o fatte o anche a delle circostanze.
Sono un modo buffo ma concreto di definire alcuni particolari momenti e azioni.
Spesso li usiamo senza conoscere realmente le loro origini o meglio il loro vero significato, ma sono entrati nel gergo di tutti i giorni in quanto con poche parole o meglio con una metafora si riesce a dare una spiegazione a ciò che stiamo facendo o guardando.
Stiamo parlando di espressioni idiomatiche italiane come: “Chi la dura la vince”, “Meglio tardi che mai”, “trovare il pelo nell’uovo” e infine, Finire in vacca”.
Proprio di questo ultimo proverbio vogliamo parlare in questo articolo.
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Proverbio da 15mila euro
Ebbene sì, questo proverbio: “Finire in vacca” vale 15mila euro. Ieri sera, durante la puntata del quiz show di Gerry Scotti, Chi vuol essere milionario, è stata posta al concorrente una domanda inerente proprio al significato di questo proverbio.
La domanda in questione aveva appunto il valore di 15mila euro e non era sicuramente molto facile. Spesso ci sono detti che sono in disuso e che solo le persone anziane possono ricordare il loro reale significato.
Il concorrente in gara aveva come consuetudine 4 risposte, solo una corretta. La parola “vacca” poteva provocare un po’ di disappunto e confusione.
Infatti, tra le 4 risposte date al concorrente nessuna faceva riferimento al primo animale che tutti hanno pensato, ovvero la mucca. Le scelte erano le seguenti: cavalletta, scarafaggi, ape regina e bachi da seta.
Spiegazione del detto
Ma cosa vuol dire quindi “Finire in vacca”? vuol dire semplicemente fallire, ovvero non riuscire a portare a termine un progetto, un lavoro o un compito.
Il termine “vacca”, come anticipato non si riferisce al mammifero che noi tutti conosciamo, ma è riferito al baco da seta.
In particolar modo, il baco da seta viene chiamato “vacca” quando non gode di buona salute e inizia a manifestarlo gonfiandosi in maniera esagerata e anomala e finisce per diventare molliccio e non produrre più il bozzolo.
La malattia che lo colpisce e che genera questo problema viene chiamato in gergo, “giallume”.
Gli allevatori di bachi da seta chiamano vacca tutti quei bachi che non possono essere utilizzati e vengono quindi buttati.
Infine, il detto “finire in vacca” è usato nel gergo italiano per evidenziare un qualcosa che si sta deteriorando o un progetto che inizialmente sembrava andare per il verso giusto ma che con il tempo è andato a scemare e a rovinarsi.
E la vacca?
Se vi è sorta la curiosità invece, di conoscere un detto con all’interno la “vacca” e in questo caso parliamo del ruminante, vi possiamo citare il proverbio:” tempo di vacche grasse”.
Questo detto ha origini bibliche e non perché è molto antico ma perché è stato preso realmente spunto dal Libro Sacro: la Bibbia.
Si tratta del sogno che fece un faraone egizio, il quale sognò sette vacche grasse mangiate da altrettante 7 vacche magre. Questo sogno venne interpretato come una premonizione, ovvero, a sette anni di abbondanza sarebbero succeduti sette anni di carestia.
Perciò, il detto indica un periodo fertile, prosperoso, mentre, “vacche magre” indica ovviamente l’opposto, ovvero la carestia e la mancanza di qualche genere vitale.
Infine, un ultimo detto su questo animale è “stare in ventre di vacca”. Anche in questo caso ha valenza positiva e non è difficile comprenderne il significato.
All’interno del ventre della vacca ci sta il vitellino e quindi si utilizza questo proverbio per indicare una situazione o un momento di comodità e sicurezza, proprio come sta sicuro e comodo il vitellino all’interno della pancia della madre.
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