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Mortalità tumorale: due persone su tre sopravvivono

Da Redazione

Settembre 22, 2018

Mortalità tumorale: due persone su tre sopravvivono
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Mortalità tumorale in Italia? Pare sia in diminuzione del 64% con un tasso si decessi pari solo al 25%.. Questi almeno sono i dati provenienti da FARMINDUSTRIA e presentati durante un convegno a Brindisi.

Mortalità tumorale: i dati

Secondo i dati presentati, due persone su tre affette da tumore sopravvivono nell’arco di 5 anni, contrariamente ad un trentennio fa in cui nemmeno uno su tre superava la malattia.

Insieme a questi dati migliorativi sul cancro, si evince anche un calo del 67% di malattie respiratorie e un 63% di quelle digerenti. Addirittura un calo quasi del 90% su patologie come l’AIDS.

L’altra faccia della medaglia? Un incremento dell’uso di farmaci: non a caso l’Italia è primo produttore farmaceutico dell’Unione Europea. Pare infatti sia riuscita a superare pure le produzioni tedesche quest’anno, per un totale di 31,2 miliardi di euro (contro i 30 della Germania). Sono 200 le aziende operanti sul mercato farmaceutico con 65.400 addetti (il 90 per cento dei quali è laureato o diplomato) e 6.400 ricercatori e 2,8 miliardi di investimenti in produzione e ricerca nel 2017.

Perché è calata la mortalità tumorale

Questo vuol dire una cosa sola: la vita si è allungata grazie ai farmaci, grazie alla ricerca costante che ha imparato a curare le malattie. La mortalità si è ridotta anche per quelle patologie gravi come il cancro o le malattie cardiovascolari.

Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, ha dichiarato che «Negli ultimi dieci anni, i dati dell’Istat che abbiamo presentato ieri a Brindisi confermano i grandi successi ottenuti dalla ricerca e dall’industria farmaceutica che vede l’Italia in prima linea. Ma stiamo parlando dei risultati ottenuti da farmaci sviluppati e messi in commercio 10-15-20 anni fa. Quelli che si stanno studiando e sviluppando adesso promettono nei prossimi 2-3-5 anni risultati ancora più straordinari. Ossia i farmaci biotecnologici, degli anticorpi monoclonali e dello sviluppo della ricerca sul genoma . Tenendo conto che un prodotto, prima di essere immesso sul mercato, ha bisogno di almeno 10-12 anni di sperimentazioni, controlli e autorizzazioni, vedremo l’arrivo nei prossimi anni di una vera e propria ondata di nuovi farmaci».

 

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