Pace fiscale, avvio confermato da Luigi Di Maio
Da Redazione
Agosto 08, 2018
I ministri Salvini e Di Maio hanno confermato l’intenzione del governo giallo-verde di dare l’avvio alla pace fiscale. Molti italiani sono alle prese con la rottamazione delle cartelle e questi temi si incrociano, ecco perché l’avvio della pace fiscale potrebbe slittare a gennaio 2019 e con molta probabilità la misura sarà inserita nella Legge di Bilancio.
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Quali sono le stime della pace fiscale
I tecnici del Governo stanno cercando di studiare quali potrebbero essere i dettagli della misura e soprattutto le sue conseguenze. Una delle priorità è di non interferire con la rottamazione bis, ancora incorso. Le prime stime economiche sono ben diverse da quelle degli scorsi mesi perché si prevede un recupero di 3,5 miliardi di euro. Risorse che possono essere investite per altri punti del programma di Governo.
L’intesa con il MEF
Luigi Di Maio ha parlato nuovamente della pace fiscale, dopo che la discussione sulla misura era stata messa in stand-by. Oggi ha dichiarato che è necessario trovare un’intesa con il Ministero dell’Economia non solo sulla pace fiscale ma anche sulla flat tax, sulla Legge Fornero e sul Reddito di Cittadinanza. La questione è molto delicata perché le soluzioni messe in campo non devono sforare i parametri di bilancio. Tuttavia Luigi Di Maio sostiene che questi parametri non debbano essere vincolanti sulla fattibilità delle misure altrimenti gli italiani potrebbero stufarsi e “mandarli a quel Paese”.
Quali sono le modalità della pace fiscale
Le condizioni per azzerare contenziosi e debiti sono il sistema di saldo e stralcio del 15-20%. Ovviamente verranno valutate tutte le situazioni singolarmente perché in caso di difficoltà l’aliquota scende al 10% o addirittura al 6%. Alla pace fiscale avranno accesso i contribuenti con liti fiscali in corso e in particolare con cartelle esattoriali sino a 100.000 euro, oppure contenziosi con commissioni tributarie provinciali e regionali.
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