Secondo uno studio gli uomini con pochi spermatozoi, non rischiano solo la poca fertilità, ma presentano un maggior rischio cardiovascolare e metabolico, nonché il pericolo di soffrire o ammalarsi di diabete e ridotta massa ossea.
Pochi spermatozoi fanno male alla salute, lo studio
Questo è quanto emerge da uno studio italiano condotto da Alberto Ferlin, docente di Endocrinologia all’Università di Brescia, in collaborazione con Carlo Foresta, professore di Endocrinologia e Andrologia all’Università di Padova.
Il professor Festa ha spiegato che “E’ la prima volta che si associa la riduzione della fertilità ad alterazioni metaboliche, rischio cardiovascolare e ridotta massa ossea“.
Secondo Ferlin, invece i maschi sterili “sono più a rischio di avere importanti problemi di salute coesistenti o fattori di rischio che possono ridurne la qualità e l’aspettativa di vita. E la valutazione della fertilità offre all’uomo un’opportunità unica per fare un bilancio dello stato di salute e per la prevenzione di diverse malattie”.
Cosa accade a chi ha pochi spermatozoi
In caso di bassa concentrazione spermatica, il numero totale di spermatozoi in un campione è inferiore a 39 milioni. Chi ha problemi del genere, oltre al rischio di non avere dovrebbe puntare sulla prevenzione.
In genere chi scopre di non essere fertile è giovane e quindi deve pensare alla prevenzione, correggendo stili di vita sbagliati e sottoponendosi a controlli medici. Non a caso il prof Foresta dice “Nel nostro ambulatorio teniamo monitorati nel tempo questi pazienti. La riduzione di testosterone è coinvolta nei meccanismi che regolano il metabolismo. I problemi più diffusi sono: l’aumento ponderale, la sindrome metabolica, l’ipertensione o le cardiopatie”.
I ricercatori hanno poi esaminato un altro ormone prodotto dai testicoli che ha un ruolo importante per la salute delle ossa. Si chiama Insl 3 ed è importante durante lo sviluppo embrionale, se è alterato nella prima infanzia il testicolo non scende.
Dunque si sta esaminando la diminuzione di questo ormone nei pazienti infertili, la quale è collegata ad una maggiore sensibilità muscolo\scheletrica.