Profuga siriana studia nel cassonetto, interviene il Ministero

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Profuga siriana studia nel cassonetto, interviene il Ministero
Foto: ANSA

Le immagini della piccola Halime hanno fatto il giro del mondo. La bambina, una profuga di 11 anni, studiava nel cassonetto, seduta sui cumuli di rifiuti. È successo ad Istanbul, in Turchia, e un passante ha ripreso la scena.

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Siriana studia nella spazzatura

Era seduta su un carrello, di quelli che si usano per raccogliere i pezzi di cartone, vicino al cassonetto dell’immondizia. La sua storia ha fatto il giro del mondo perché il video condiviso da un passante è diventato virale. Halime ha 11 anni ed è arrivata in Siria da un anno, vive con i genitori nel quartiere di Arnavutkoy e ha 6 fratellini. La bambina aiutava il padre a raccogliere la carta dai cassonetti per venderla ai centri di riciclo. Quando è stato condiviso il video il Ministero dell’Educazione della Turchia ha permesso alla piccola Halime di iscriversi a scuola e avrà anche un sostegno economico.

Studia alla luce di un lampione e riceve borsa di studio

Quella di Halime non è l’unica storia che ha commosso il mondo, qualche anno fa è diventata virale la foto di un bambino che studiava in strada, sotto un lampione. Daniel Cabrera sogna di diventare poliziotto. Purtroppo la sua casa nella baraccopoli è stata distrutta da un incendio, Daniel i suoi tre fratellini piccoli e la mamma vivono nel negozio di alimentari dove lavora la donna. Purtroppo il padre di Daniel è morto e altri tre figli più grandi vivono lontani. In seguito alla condivisione di quella foto, Daniel ha ricevuto materiale scolastico, donazioni di denaro e una borsa di studio.

Il bambino fiocco di neve, a scuola per il pane

Un’altra storia che ha commosso e diviso il web è quella di Wang Manfu che ha percorso 4 chilometri a -9°C per arrivare a scuola. Il bambino di 10 anni aveva i capelli pieni di ghiaccio e i compagni di scuola si sono messi a ridere quando lo hanno visto. Vive in una zona rurale dello Yunnan cinese ed è il simbolo di una nazione divisa in due. Wang è uno dei tanti bambini cinesi che vivono con i nonni in villaggi sperduti perché i genitori si sono spostati per lavorare in città. La scuola è l’unico rifugio sicuro per i bambini come Wang. A lui piace andare a scuola perché “impara tante cose belle” e a pranzo riceve un panino e il latte. I cinesi hanno fatto delle donazioni alla scuola di Wang che era sprovvista persino del riscaldamento.