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Vaccini, Italia sempre ultima in classifica, soprattutto per il morbillo

Da Redazione

Febbraio 19, 2018

Vaccini, Italia sempre ultima in classifica, soprattutto per il morbillo
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Il 2017 segnerà la storia della salute degli italiani come l’anno nero del morbillo dal momento che si sono verificati oltre 5.000 casi e 4 decessi legati al virus. Il motivo?  Sicuramente il calo dei vaccini.

Vaccini, scatta l’obbligo per l’iscrizione a scuola

Il calo di vaccini ha costretto ad un decreto che introducesse l’obbligo per l’iscrizione a scuola, il quale ha sicuramente già messo in evidenza un’inversione di tendenza che produrrà i suoi risultati a partire da quest’anno.

Stando ai dati dell’Ocse riferiti agli ultimi anni, viene fuori che l’ Italia si classifica ultima nella zona euro per le vaccinazioni. Questo vale si per tutte le profilassi ma lo scorso anno è stato l’allarme sull’aumento dei casi di morbillo ad allertare anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ed ha portato gli Usa ad inserire il nostro tra i paesi a rischio per i turisti.

Un passo dovuto dal momento che i contagi nel 2017, 5004, sono aumentati di sei volte quelli del 2016 (843). La soglia di sicurezza delle vaccinazioni, quella che dà come garanzia la cosiddetta immunità di gregge, è fissata al 95 per cento. Ma il tasso medio di vaccino profilassi dei bambini italiani contro difterite-tetano-pertosse nel 2015 si era fermato al 93 rispetto ad altri paesi europei.

Vaccini e decreto, se non si provvede alla profilassi c’è la multa

Il decreto ha portato per i bambini l’obbligo della profilassi, in quanto,  in caso contrario scatta l’impossibilità di frequentare nidi e asili.

Oltretutto i genitori potrebbero essere costretti a pagare pesanti multe per la scuola dell’obbligo, la qual cosa ha già  permesso un risvolto della medaglia. Basti pensare che già solo in Lombardia al 31 dicembre 2017 erano già stati visti fare circa 31.417 vaccini contro i 184.398 risultati inadempienti.

E intanto si avvicina la data del 10 marzo, data che obbliga alla consegna dei certificati che attestino o l’avvenuta vaccinazione o almeno la prenotazione per farla. Se il bambino già è iscritto alla scuola dell’obbligo sono previste solamente multe in caso di inadempienza. Invece per nido e asilo la pena sarà l’esclusione.

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