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Notte di San Giovanni e Solstizio d’Estate 23 giugno: usanze e riti

Da Redazione

Giugno 19, 2017

Notte di San Giovanni e Solstizio d’Estate 23 giugno: usanze e riti
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Come ogni anno è in corso la diatriba sull’inizio dell’Estate tra meteorologi ed astrofisici, ma cerchiamo di fare chiarezza. Alle ore 06:24 di Mercoledì 21 Giugno si verificherà infatti il Solstizio d’Estate, decretando così l’avvio dell’estate astronomica. Gli esperti hanno calcolato che in quel preciso istante il Sole raggiungerà il punto di declinazione massima, il giorno raggiungerà la sua massima durata e durante il mezzogiorno solare il sole raggiungerà la sua massima distanza angolare tra un punto della sfera celeste e l’Equatore, oltre alla sua massima altezza sull’orizzonte. Astronomicamente parlando, no si può parlare di estate: già dal 24 Giugno il sole, che ha appena superato il punto del solstizio, comincerà a decrescere, sia pure impercettibilmente, sull’orizzonte. Eppure, tutti credono che il Solstizio sia il 23 giugno 2017, data importantissima perché è detta la Notte di San Giovanni, con usanze e riti ben precisi.

Il Solstizio d’Estate è un evento festeggiato in molte parti del mondo ed in quasi tutte le civiltà della storia. Nelle tradizioni precristiane le giornate solstiziali di inverno ed estate erano sacre e ancora oggi ciò si rispecchia in una festività cattolica che cade qualche giorno dopo il solstizio canonico, nella precisione il 24 giugno, quando si ricorda la natività di San Giovanni Battista, colui che battezzo il Cristo. Questa festa, secondo la tradizione popolare, il Sole ossia il Fuoco si sposa con la Luna, ovvero l’Acqua. Da qui, i famosi riti del falò e della rugiada. San Giovanni Battista infatti ha come simbologia il fuoco e l’acqua con cui battezzava. Dal punto di vista scientifico, il Sole entra nel Cancro, simbolo dell’acqua e dominato dalla Luna, dando origine all’unione di due antipodi. Non è un caso che la tradizione popolare festeggi santi importanti durante gli eventi astronomici: San Giovanni Evangelista viene festeggiato il 27 dicembre, proprio a ridosso del Solstizio d’Inverno, ma con una differenza sostanziale: si festeggia la nascita, non la morte.
Tra i riti più famosi nella notte di San Giovanni, i falò sono quelli più popolari: un tempo erano accesi dai contadini e fungevano da purificatori, anche se erano accesi in onore del Sole per ingraziarselo per il raccolto. Per questo si gettavano le cose vecchie e le erbe raccolte l’anno precedente, in modo che il fumo tenesse lontano gli spiriti maligni. Tra le usanze, anche le Erbe di San Giovanni: il Solstizio d’Estate è tempo della raccolta delle piante e delle erbe da usare per riti magici. Si usano raccogliere bagnate dalla rugiada tra il 23 e il 24 giugno. La rugiada è il battesimo, mentre le erbe simboleggiano la penitenza del santo nel deserto. La notte del 23 giugno è d’obbligo raccogliere l’iperico, detto proprio Erba di San Giovanni, l’artemisia o assenzio, la verbena e il ribes rosso. Molti anziani raccolgono anche  Vischio, Sambuco, Aglio, Cipolla, Lavanda, Mentuccia, Biancospino, Corbezzolo, Ruta e Rosmarino: tutte queste piante si mettevano sotto il guanciale legate in numero di nove, compreso l’iperico, per avere dei sogni premonitori. Alle prime luci del 24 giugno i contadini che possedevano alberi di noce dovevano andare a legare una corda di spighe di orzo ed avena intrecciate ai tronchi dei loro alberi: il raccolto produceva poi frutti buoni e abbondanti.

Le erbe e i falò durante la notte di San Giovanni, quindi del Solstizio d’Estate, sono legate a usanze e rituali precisi. La vigilia del 24 si accendono i fuochi e chi lo salta, non soffrirà il mal di reni tutto l’anno. Gettandovi poi la verbena, si allontana la sfortuna. La mattina del 24 giugno, la gente deve girare tre volte intorno alla cenere, per poi passarla sul corpo e sui capelli. Alcuni il giorno di San Giovanni comprano l’aglio, per avere un anno prospero, mentre recarsi all’alba sulla riva del mare a bagnarsi con l’acqua, o attingerla dal pozzo, preservava rispettivamente dai dolori reumatici e dai mali della vista.

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