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Alexa registra una conversazione per sbaglio e la invia ad un contatto: le scuse di Amazon

Da Redazione

Maggio 25, 2018

Alexa registra una conversazione per sbaglio e la invia ad un contatto: le scuse di Amazon
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E’ successo a Portland, nell’Oregon, e ha visto come vittima una coppia la cui conversazione (seppur di non pericolosa entità) è stata registrata da Alexa e inviata a un contatto casuale. La coppia se ne è resa conto quando, dopo essere stata contattata in maniera tempestiva, ha capito di essere il bersaglio di un attacco da parte di un hacker. I due si sono scagliati contro Amazon, che ha creato e messo sul commercio il prodotto. Da parte dell’azienda sono arrivate le scuse: Amazon non sa come sia possibile che possa accedere un qualcosa del genere, e ha parlato di caso improbabile. La nostra privacy è messa in pericolo?

Alexa, che cos’è e come funziona?

Il protagonista dello spiacevole evento che ha visto una coppia di Portland (nell’Oregon, in USA) vittima di una registrazione fatta partire per sbaglio e poi diffusa è Alexa, un sistema di intelligenza artificiale. Attraverso questo sistema, infatti, che è connesso alla domotica (applicazione dell’informatica e dell’elettronica alla gestione dell’abitazione) dell’abitazione, è possibile, per Alexa – attraverso un altoparlante Echo – prendere ordini da parte degli abitanti della casa stessa.

Chiaramente, gli ordini possono essere di vario ma, allo stesso tempo, limitato tipo: si può infatti regolare la temperatura di casa, accendere o spegnere la luce, inviare mail o messaggi e, perfino (ma per ora soltanto in lingua inglese, anche se l’aggiornamento in lingua italiana dovrebbe avvenire presto) ordinare la pizza. Il sistema funziona in modo molto semplice: dicendo “Alexa” il sistema si attiva e ascolta il comando, con altre parole chiave, infatti (come “invia”) procede all’azione richiesta, attraverso previa conferma da parte di chi sta utilizzando il sistema. Alla base di tutto questo si trova l’errore compiuto nella casa della coppia di Portland, che, per uno spiacevole caso di numerose e reiterate interpretazioni errate, ha visto la propria conversazione diffusa.

Conversazione registrata per sbaglio: coppia si infuria

La conversazione che la coppia di Portland stava portando avanti non era certamente pericolosa ai fini della privacy, ma allo stesso modo è risultato essere grande l’errore da parte di Alexa. I due, infatti, sono subito avvisati da parte di un dipendente del marito, che li ha chiamati dicendo loro che erano bersaglio da parte di un attacco hacker. «Mi è arrivata una vostra conversazione privata, stavate parlando di parquet» – ha detto il dipendente.

Danielle, la donna, di scatto ha subito disconnesso il sistema, scagliandosi contro Amazon visibilmente infuriata. Il grave danno subito dalla donna, dice, è quello di mancata tutela della privacy«Mi sono sentita violata. Una totale invasione della privacy. E ho immediatamente pensato che non avrei mai più attaccato quelle apparecchiatura perché non ci si può fidare» La reazione dei due, infatti, è stata ben chiara: disconnesso immediatamente il sistema, i due hanno deciso di non farne più utilizzo, onde evitare ulteriori rischi che potrebbero portare alla trasmissioni di conversazioni certamente più private e intime.

Dal suo canto, arrivano le scuse da parte di Amazon. L’azienda ha parlato di caso rarissimo, ma allo stesso ha parlato di lavorare affinchè «un caso simile diventi ancora più improbabile». Effettivamente, infatti, tante sono state le casualità, una dopo l’altra, che hanno portato a registrare prima, diffondere poi quella che era una semplice conversazione privata tra due persone. I due, infatti, devono avere dapprima detto una parola che il sistema ha confuso con “Alexa”, portando all’attivazione dell’altoparlante Echo. Successivamente, il sistema ha frainteso ancora le parole della coppia, registrando la conversazione dei due. E poi ci sono ancora due errori: per far sì che la conversazione venga inviata c’è bisogno che si selezioni un contatto destinatario e che, infine, con “right” si confermi l’ordine dell’invio.

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