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Allergia da carne rossa, difficile da individuare? Basta sapere il proprio gruppo sanguigno

Da Redazione

Marzo 19, 2018

Allergia da carne rossa, difficile da individuare? Basta sapere il proprio gruppo sanguigno
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L’allergia da carne rossa se pur rara c’è, esiste. E pare sia legato al gruppo sanguigno, in particolare rischiano di più le le persone con gruppo sanguigno A o 0, secondo uno studio presentato nel corso dell’ultimo congresso della società americana di asma, allergologia e immunologia, da poco concluso a Orlando.

Rischio che invece appare lieve per chi ha gruppo B e AB: anzi il secondo con ogni probabilità funge da effetto «protettivo».

Allergia da carne rossa, è possibile?

L’allergia alla carne rossa nasce dalle punture di una zecca, la Lone Star (Amblyomma americanum): presente anche in Italia. Questa causa la formazione di anticorpi di tipo IgE, tipici dell’allergia verso l’Alfa-Gal, ossia uno zucchero che finisce sotto cute dalla saliva della zecca.

Un altro elemento strana è che la reazione non è immediata dopo l’assunzione dell’alimento, ma ritardata: si manifesta da tre a sei ore più tardi, rendendo più complicata l’associazione dell’allergia al cibo.

Antonino Musarra, responsabile del servizio di allergologia del presidio ospedaliero di Scilla e presidente dell’Associazione degli Allergologi e Immunologi Territoriali e Ospedalieri Italiani (Aaito), ha spiegato che «non c’è una terapia nei confronti di questa allergia, motivo per cui l’unica strategia è quella della prevenzione. Non abbiamo ancora grandi dati su questo tipo di sensibilizzazione. In Italia, finora, la quasi totalità dei casi è stata riportata nel Nord-Est, raramente nel Nord-Ovest. Un solo caso in Italia centrale. Ma sono ancora troppo pochi i centri che possono scoprire questo tipo di allergia».

Allergia da carne rossa, lo studio

Per alare fino in fondo a questa scoperta, avutasi nel 2008, un gruppo di ricercatori dell’Università di Saint Louis nel Missouri ha studiato i gruppi sanguigni di 92 pazienti a cui era già stata diagnosticata l’allergia alla carne rossa, mettendoli a confronto con 92 soggetti sani (il controllo). La frequenza attesa dei gruppi sanguigni B e AB era di circa il venti per cento, mentre nel primo gruppo è risultata pari al 4,35 per cento. I pazienti che avevano l’antigene B avevano meno possibilità di produrre l’immunoglobulina. La conseguenza è che vive un minor rischio allergico.

Alfa-gal ha una struttura come quella degli antigeni che stabiliscono il gruppo sanguigno e l’effetto protettivo svolto dal gruppo B era emerso già da alcuni studi europei: questo grazie alle maggiori analogie rispetto allo zucchero anafilattico.

Johnathan Brestoff, patologo clinico e primo autore della ricerca presentata al principale congresso mondiale di allergologia si raccomanda che «tutte le persone che vengono valutate per l’allergia alla carne rossa debbano ricevere la determinazione del gruppo sanguigno».

 

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