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AVIS lamenta troppe poche donazioni di sangue

Da Redazione

Dicembre 27, 2017

AVIS lamenta troppe poche donazioni di sangue
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Diminuiscono a vista le sacche di sangue e così i volontari dell’Avis comunale di Venezia cominciano a preoccuparsi. Per questo la vicepresidente Patrizia Springolo lancia l’appello. Fatto il solito bilancio annuale a dicembre  quest’anno sono entrate nella banca sangue 130 sacche in meno.

Stesso discorso per il plasma, che ha avuto un calo di quasi 180. Magari è colpa del tasso di invecchiamento aumentato, in quanto anche l’età media dei donatori è aumentata. E arrivati ai 65 anni c’è un blocco fisiologico. Nel frattempo i giovani sembrano sempre più poco interessati alla donazione del sangue.

AVIS: Donare sangue è importante

L’appello lanciato da Venezia è uno dei tanti e tanti fatti in tutta Italia, dove da qualche anno l’incremento di donazioni è calato a picco.

Le trasfusioni sono importanti per chi si sottopone ad operazioni chirurgiche, in seguito ad incidenti e malattie. Tuttavia i giovani non si concedono alla donazione. Anzi negli ultimi tre anni, i donatori tra i 18 e i 25 anni sono diminuiti a dismisura, sia di sesso maschile che di sesso femminile. Lo stesso vale per i giovani tra i 26 e i 35 anni: tra il 2013 e il 2016 si sono ritirati dall’elenco donatori quasi trecento.

Perchè non si dona più sangue?

Sono tanti i fattori che si pongono a sfavore della donazione di sangue ed emoderivati, magari causa di assunzione di alcool e droghe.Ovviamente è giusto che al momento della donazione gli operatori facciano i dovuti controlli per il benessere e la preservazione di coloro a cui sono destinate le sacche di sangue: le regole sono giustamente ferree.

Il sangue che passa da un corpo all’altro deve essere privo di germi, virus o sostanze «esterne». Persino chi si sottopone a semplice vaccinazione influenzale non può donare il proprio sangue.

Tuttavia si vorrebbe dagli italiani un più regolare attivismo di donazione. Bisogna pensare infatti che nonostante la scienza contemporanea faccia passi da gigante, il sangue resta una di quelle cose che non si può fabbricare.

L’appello dunque è quello di aumentare a dismisura i volontari, di cui c’è sempre bisogno, e grazie ai quali si possono salvare altre vite.

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