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Brasile: oltre 1400 arresti per il complotto golpista dell’8 gennaio

Da Redazione

Gennaio 21, 2023

Brasile: oltre 1400 arresti per il complotto golpista dell’8 gennaio
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In Brasile sono state arrestate 1406 persone per il tentato golpe dell’8 gennaio: 942 sono in carcere, gli altri 464 sono in libertà provvisoria e vigilata.

Brasile: oltre 1400 arresti per il complotto golpista dell’8 gennaio

La Corte Suprema del Brasile ha ordinato l’arresto di 1406 persone coinvolte nel tentato golpe dell’8 gennaio. Per ricostruire brevemente l’accaduto: i sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro, non accettando la sconfitta democratica del loro favorito alle elezioni del 31 ottobre 2022, hanno assaltato le sedi delle istituzioni brasiliane, in particolare la sede del Congresso, la Corte Suprema e il Palazzo presidenziale Planalto.

Di queste oltre 1400 persone, la Corte Suprema ha stabilito la custodia cautelare a tempo indeterminato per 942 arrestati, che resteranno in carcere fino alla sentenza, per la quale non è previsto un termine.

Gli altri 464 arrestati hanno ottenuto misure cautelari di libertà provvisoria e vigilata, che prevede delle condizioni, come l’uso di una cavigliera elettronica e rapporti settimanali alle autorità.

I sopracitati arresti si riferiscono ai bolsonaristi colti in fragrante nell’atto dell’assalto alle istituzioni, il loro caso è stato analizzato dal magistrato Alexandre de Moraes.

Altre 684 persone, inizialmente trattenute dalle autorità per i medesimi motivi, sarebbero state rilasciate per “motivi umanitari”, poiché si trattava di anziani, malati o donne con bambini. Tuttavia, riferisce la Polizia Federale, anche loro restano indagati.

Le accuse ai bolsonaristi coinvolti nel tentato golpe dell’8 gennaio

L’alto magistrato che ha fornito una valutazione parziale delle udienze, ha dichiarato a proposito degli arrestati che:la condotta è stata illecita e grave, con l’intento, mediante violenza e minacce gravi, di impedire l’esercizio dei poteri costituzionali. […] Agli atti (del procedimento) c’è la prova dell’effettiva partecipazione degli indagati a un’organizzazione criminale che ha agito nel tentativo di destabilizzare le istituzioni repubblicane.

Le accuse che motivano la custodia cautelare degli arrestati, secondo quanto riferito da Alexandre de Moraes, sono di partecipazione ad “atti di terrorismo” e “distruzione di proprietà pubblica”. Le persone coinvolte risponderanno ai reati di “associazione a delinquere, abolizione violenta dello Stato di diritto democratico e colpo di Stato”.

Un’ulteriore accusa arriva dal Supremo Tribunale Federale, ed è quella di “minaccia, persecuzione e incitamento al crimine”.

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