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Controlli nelle mense scolastiche: cibi scaduti e muffa in cucina, 482 violazioni

Da Redazione

Marzo 15, 2023

Controlli nelle mense scolastiche: cibi scaduti e muffa in cucina, 482 violazioni
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I Carabinieri del Nas hanno effettuato oltre mille controlli nelle mense scolastiche italiane: circa un terzo sono risultate irregolari, 482 violazioni penali e una decina di cucine chiuse per le pessime condizioni igieniche e di conservazione degli alimenti, alcuni dei quali senza scaduti o senza alcuna provenienza specificata.

Controlli Nas nelle mense scolastiche italiane: cibi scaduti, muffa in cucina e tanto altro

I controlli effettuati dai Carabinieri del Nas nelle mense scolastiche italiane hanno fatto emergere un quadro preoccupante: sono centinaia le cucine irregolari in tutta Italia. Da Nord a Sud si contano 341 mense scolastiche irregolari, solo tra quelle ispezionate.

In una scuola di Potenza venivano serviti prodotti congelati spacciati per freschi e un bagno della palestra veniva utilizzato come deposito per stoviglie e utensili da cucina. Nella città di Bergamo, invece, i Carabinieri hanno trovato pasta fresca e farine con date di scadenza oltrepassate da un anno. Sempre a Bergamo altre tre mense sono state trovate in “condizioni igieniche carenti”, poiché servivano cibi scaduti e non conservavano adeguatamente i prodotti surgelati.

Nella provincia di Treviso, i Nas hanno sequestrato 40 chili di carne, latte, frutta e verdura: in parte erano scaduti, e in parte venivano conservati in confezioni che non ne specificavano le particolarità.

Proseguendo, in una scuola primaria di Pavia, i Carabinieri hanno osservato infiltrazioni d’acqua, pannelli del soffitto divelti e presenza consistente di muffa sulle pareti. Mentre a Sassari è stata deferita la rappresentante di una cooperativa per aver fornito prodotti diversi rispetto a quelli previsti dal contratto d’appalto, nello specifico “merluzzo e carne precotti e congelati in luogo di quelli freschi”.

Delle oltre mille cucine e mense scolastiche ispezionate, nove di esse sono state chiuse a causa delle pessime condizioni igienico sanitarie. In un liceo classico di Napoli per questo motivo è stata sospesa la vendita di alimenti nel punto ristoro, e sono anche stati sequestrati prodotti dolciari e generi alimentari nella misura di mezzo quintale.

A Catania, nel laboratorio della ditta responsabile della refezione scolastica di un asilo, sono stati sequestrati 17 chili di preparato alimentare, poiché privo di indicazioni di provenienza, nello stesso laboratorio riscontrata anche la presenza di carne senza il controllo della temperatura. Sempre a Catania, nella mensa di un istituto scolastico sono state sequestrate confezioni di pasti per la presenza di corpi estranei, come ad esempio capelli.

Il bilancio delle ispezioni è il seguente: sono state ispezionate “1.058 aziende di ristorazione collettiva all’interno di mense scolastiche”, dagli asili nidi agli istituti superiori, sia pubblici che privati. Sono 341 le ditte risultate irregolari, ovvero il 31% del totale. Accertate 482 violazioni penali e amministrative, per le quali sono state emesse sanzioni che ammontano a 240 mila euro, le motivazioni sono “violazioni nella gestione degli alimenti e nelle condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti” e mancata “regolarità di impiego delle maestranze e relativo possesso di adeguata qualifica e preparazione professionale”.

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