Loading...

Lettera35 Logo Lettera35
Sei Qui: Home » Decreto dignità è legge, tutte le novità

Decreto dignità è legge, tutte le novità

Da Redazione

Agosto 07, 2018

Decreto dignità è legge, tutte le novità
google news

Il Senato ha approvato il Decreto Dignità del governo giallo-verde. Il vicepremier Luigi Di Maio ha ribadito che non c’è stato bisogno di ricorrere alla fiducia: 155 sì, 125 no, 1 astenuto. Inoltre è stato rinnovato l’impegno ad inserire il cuneo fiscale nella Legge di Bilancio in discussione dalla scorsa settimana. Ecco cosa prevede la nuova legge.

Contenuti

Sgravi under 35

Confermate le modifiche al capitolo del lavoro, tra cui gli incentivi per le assunzioni di under 35 sino al 2020. Tutte le imprese che faranno nuove assunzioni stabili con contratti a tutele crescenti, potranno beneficiare di sgravi contributivi pari al 50% introdotti con la Legge di Bilancio 2018. Tornano anche i voucher che potranno essere estesi alle attività ricettive, prevista anche una fase transitoria per escludere le proroghe e i rinnovi dei contratti a termine in essere dal 14 luglio sino al 31 ottobre.

Lotta al gioco d’azzardo

Il Decreto Dignità propone anche una serie di soluzioni concrete contro la ludopatia. Dal 2020 ci saranno lettori obbligatori di tessere sanitarie installate sugli slot e sui dispositivi vlt per tenere lontani i minori dal gioco d’azzardo. Inoltre pubblici esercizi e circoli privati che rinunciano ad ospitare queste attività esibiranno il logo “no slot”.

Decreto dignità: le altre novità

Il decreto legge ha rinviato a gennaio 2019 l’obbligo di fatturazione elettronica per i distributori di carburanti e ha indicato possibili soluzione per i diplomati magistrale in seguito alla sentenza sui titoli di studio abilitanti per l’insegnamento. Con il provvedimento varato oggi aumentano le indennità dei contratti a tutele crescenti, si restringono le finestre per il ricorso al tempo determinato e si punta a colpire le delocalizzazioni selvagge. Previste anche semplificazioni fiscali, come lo stop al redditometro per gli accertamenti del 2016, allo split payment per i professionisti, e l’appuntamento con lo spesometro a febbraio 2019,

Redazione Avatar

Redazione