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Galassie e buchi neri: centinaia scoperti dal telescopio Chandra

Da Redazione

Gennaio 14, 2023

Galassie e buchi neri: centinaia scoperti dal telescopio Chandra
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Uno studio ha rivelato l’esistenza centinaia di nuovi corpi celesti attraverso il confronto tra le immagini della NASA e quelle della Sloan Digital Sky Survey.

Galassie e buchi neri: centinaia scoperti dal telescopio Chandra

Un recente studio ha rivelato l’esistenza di centinaia di nuovi corpi celesti: sarebbero rimasti nascosti per anni dietro gas e polveri che ne impedivano l’individuazione. La scoperta è stata resa possibile dal confronto tra le immagini a raggi X della NASA ottenute dal telescopio Chandra e quelle del telescopio ottico della ricerca Sloan Digital Sky Survey.

Il risultato del confronto ha consentito agli astronomi e agli scienziati informazioni preziose per stilare un censimento più accurato delle galassie e dei buchi neri “vicini” alla Terra.

I ricercatori hanno individuato più di 800 oggetti celesti, tra questi almeno la metà sarebbero tutti buchi neri contenenti milioni, o in alcuni casi miliardi di volte la massa del Sole. I buchi neri in questione si trovano a distanze comprese tra 550 milioni e 7,8 miliardi di anni luce dal nostro pianeta.

Per quanto riguarda la restante metà dei nuovi oggetti spaziali scoperti, non è ancora ben chiaro di cosa si tratti: alcuni di essi potrebbero essere delle galassie mai scoperte fino ad ora, raggruppate in ammassi; altri potrebbero essere altri buchi neri che però si trovano in galassie in cui i segnali ottici vengono oscurati dall’intensità luminosa delle stelle.

Una scoperta importante per l’astronomia

Sono ormai decenni che si è a conoscenza del fatto che alcune galassie possono apparire normali attraverso le osservazioni fatte con i telescopi ottici, e tuttavia tendono a brillare intensamente quando le si osserva ricorrendo ai raggi X.

Lo studio ha confrontato i dati ai raggi X raccolti dal telescopio della NASA Chandra, raccolti dal 1999 quando Chandra è stata messa in funzione, con le immagini della ricerca Sloan Digital Sky Survey, che invece ha utilizzato un telescopio ottico dell’osservatorio di Apache Point, nel New Mexico.

La scoperta di queste centinaia di nuovi oggetti celesti è stata fatta da un gruppo di ricercatori guidati dal Centro per l’Astrofisica Harvard-Smithsonian, in particolare dal professore Dong-Woo Kim, ed è poi stata presentata al convegno della Società Astronomica Americana a Seattle.

Amanda Malnati, tra gli autori dello studio in questione, ha commentato: “Questi risultati dimostrano quanto sia fondamentale confrontare i dati ottici con quelli a raggi X. Il catalogo raccolto da Chandra è un tesoro in continua crescita, che sarà fonte di molte scoperte negli anni a venire”.

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