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Incandidabilità Silvio Berlusconi, prima udienza alla Corte europea di Strasburgo

Da Redazione

Novembre 22, 2017

Incandidabilità Silvio Berlusconi, prima udienza alla Corte europea di Strasburgo
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Oggi, 22 novembre 2017, è una giornata storica, perché si sta tenendo la prima udienza della Grande Camera della Corte UE per i diritti dell’uomo e la legittimità dell’applicazione retroattiva della Legge Severino che rende Silvio Berlusconi un incandidabile durante le prossime elezioni politiche in Italia: qualora vincesse o perdesse, il Cavaliere ha promesso di scendere in campo.

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Berlusconi contro Legge Severino, prima udienza a Strasburgo

Silvio Berlusconi sta seguendo la vicenda con distacco: ha scelto di recarsi a Merano mentre a Strasburgo è riunita dalle 9.15 di questa mattina, mercoledì 22 novembre 2017, la Grande Camera della Corte UE dei Diritti dell’Uomo per decidere sulla incandidabilità o meno dell’ex premier italiano alle prossime elezioni politiche in Italia. Il suo futuro politico è legato alla legittimità dell’applicazione retroattiva della Legge Severino, con la quale 4 anni fa ha estromesso il Cavaliere dal Parlamento Italiano e che ancora oggi li impedisce di scendere in campo e ricandidarsi. Pur essendo consapevole dell’alta probabilità di avere la sentenza fuori tempo massimo, Berlusconi è deciso a dare battaglia, consapevole dell’importanza di questo evento. Non a caso, nonostante l’orario, l’aula risultava piena, come le altre sale della Corte da cui è possibile seguire la seduta. Sono in totale 550 persone accreditate per l’udienza, tra cui 40 giornalisti italiani ma anche di altri Paesi Europei. Ad assistere, anche gruppi di studenti, avvocati e giuristi da tutto il Belpaese, come quello dell’Università Ca’ Foscari di Venezia o della Lumsa di Roma, ma non mancano anche rappresentanti di atenei esteri, persino dalla Russia. Numeri che per la Corte di Strasburgo sono usuali, ma non certo per noi italiani.

Berlusconi non candidabile, a Strasburgo sentiti Governo Italiano e Difesa

E certamente, per un evento che avrà importanza storica comunque si pronunceranno i giudici di Strasburgo.  Come la difesa del Governo Italiano, ad esempio. Il legale e rappresentante per l’Italia, Maria Giuliana Civinini, ha ribadito durante l’udienza a carico di Silvio Berlusconi che il Governo ha rispettato la Convenzione dei diritti umani, senza nessuna violazione nel caso specifico. Sarà la Corte Europea a stabilire la relativa non candidabilità, o se accogliere il ricorso del Cavaliere. Silvio Berlusconi tornerà ad essere rieleggibile in tempo per candidarsi premier alle imminenti elezioni italiche? La rappresentante dell’Esecutivo Italiano ha continuato, sottolineando come ogni diritto di Berlusconi è stato scrupolosamente rispettato. La decisione di farlo decadere da senatore e quindi renderlo ineleggibile non è stata arbitraria, bensì è arrivata al termine di una procedura attuata proprio allo scopo di rispettare ogni diritto dell’ex premier.

Silvio Berlusconi e non candidabilità, il Cavaliere si ricandiderà alle elezioni politiche italiane?

Silvio Berlusconi si è affidato all’avvocato Edward Fitzgerald, il quale ha criticato aspramente l’applicazione della Legge Severino da parte del Governo Italiano, visto che è stata applicata in maniera retroattiva. I fatti, infatti, risalgono al triennio 1995-1998, ben quindici anni prima che questa legge fosse emessa e adottata in Italia. Pertanto, secondo la difesa, l’ex premier è stato privato del suo seggio con una votazione a Senato, in cui in maggioranza erano presenti i suoi avversari. L’esempio che ha usato il legale della Difesa è stato anch’esso storico, visto che si è riferito all’usanza dei Romani di condurre la vittima nell’anfiteatro romano e la maggioranza decide il suo destino con il pollice alto o il pollice verso. E’ innegabile che il Cavaliere possa veder accolto il suo ricorso troppo tardi, perché nessuno sa se la Corte di Strasburgo si pronuncerà prima delle urne e ottenere la possibilità di ripresentarsi alle elezioni. Però, il Cavaliere ha promesso di scendere comunque in campo, aspettandosi che l’Europa gli restituisca la possibilità di ripresentarsi ai cittadini da uomo integro. Di certo, se la Corte sarà favorevole, gli equilibri politici italiani saranno di nuovo messi alla prova.

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