Marte alla minima distanza dalla Terra, sarà visibile al tramonto
Da Redazione
Luglio 31, 2018
Continua a impressionare il cielo che è possibile osservare in queste sere. Dopo l’eclissi lunare, con la Luna rossa e Marte visibile nella giornata di venerdì 27, questa sera un altro evento offrirà spettacolo. Marte alla minima distanza dalla Terra sarà visibile ad occhio nudo, nel già suggestivo momento del tramonto. Nella mezzanotte tra il 31 luglio e il 1 agosto il pianeta rosso sarà nel punto più vicino alla Terra. Si tratterà di un evento raro ma non del tutto unico nel suo genere: a differenza dell’eclissi, che si verificherà tra oltre un secolo, la visibilità di Marte ci sarà di nuovo nel 2020.
Marte alla minima distanza dalla Terra: quanto è vicino il pianeta rosso?
La Luna rossa e la visibilità di Marte che c’era stata lo scorso venerdì 27 luglio non sono gli unici eventi che riguarderanno il nostro pianeta in questo mese di luglio molto fortunato, astronomicamente parlando. Nella mezzanotte tra il 31 luglio e il 1 agosto, infatti, il pianeta rosso sarà nel punto più vicino alla Terra, e sarà ben visibile al tramonto.
Sono 57.590.630 i chilometri di distanza tra la Terra e Marte; il pianeta rosso torna ad avvicinarsi in modo importante al nostro pianeta dal 2003. L’evento si riproporrà ancora soltanto nel 2020, quindi è un’occasione piuttosto unica per coloro che sono appassionati di questi fenomeni. A partire dal tramonto di questa sera fino a metà agosto il pianeta sarà visibile, con Marte alla minima distanza dalla Terra. La sua visibilità poi diminuirà gradualmente.
La visibilità di Marte avrà importanza anche scientifica
L’andamento e la visibilità di Marte sono stati spiegati da Silvia Casu, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf)-Osservatorio Astronomico di Capodimonte. “Avendo un’orbita ellittica, Marte si trova periodicamente a una distanza minima e una massima dalla Terra, che non sono sempre le stesse”, ha spiegato, anche se le distanze derivano anche dall’attrazione gravitazionale di Giove. Il pianeta rosso sarà molto vicino, ma non come lo era stato nel 2003 (per la Nasa evento degli ultimi 60 mila anni); per avere ancora quelle distanze così minime bisognerà aspettare il 2287.
L’evento non è soltanto suggestivo, ma ha anche grande rilevanza scientifica. Come spiega la Casu: “La minima distanza di questi giorni è un’occasione ghiotta sia per le osservazioni amatoriali che scientifiche. La Nasa nei giorni scorsi ha ad esempio potuto scattare alcune immagini straordinarie, che mostrano una tempesta di sabbia globale che copre molti dettagli della superficie marziana”. Per il prossimo evento nel 2020, infatti, l’Europa ha in programma di lanciare la missione ExoMars 2020, per cercare tracce di vita sul pianeta.
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